Puntare i riflettori sulla forza di cambiamento della gastronomia nella società. E' questo l'obiettivo della quarta edizione Basque Culinary World Prize 2019, il premio internazionale promosso dal Governo Basco e dal Basque Culinary Centre. Le nomine si aprono oggi e vanno presentate entro il 15 maggio da professionisti e istituzioni del settore, come giornalisti, studiosi, imprenditori, accademie e aziende, direttamente sul sito del Basque Culinary World Prize. I candidati sono professionisti nel settore gastronomico, indipendentemente dalla cultura culinaria o nazionalità di origine.
Il tema del valore etico delle professioni gastronomiche è molto caro a Massimo Bottura, che, infatti, è tra i maggiori sostenitori dell'iniziativa e che l'anno scorso è stato presidente della Giuria che ha incoronato a Modena Jock Zonfrillo vincitore dell'edizione 2018 per il suo lavoro di riscoperta e salvaguardia del patrimonio gastronomico e culturale delle comunità aborigene dell’Australia.
Courtesy of Basque Culinary World Prize
La giuria del Basque Culinary World Prize 2019
La giuria interdisciplinare quest'anno sarà presieduta da Joan Roca (Spagna) e comprenderà, tra gli altri, Massimo Bottura, Gastón Acurio, Ferran Adrià, Michel Bras, Yoshihiro Narisawa ed Enrique Olvera, oltre ad accademici ed esperti gastronomici di fama internazionale.
Il vincitore sarà annunciato il 15 luglio a San Francisco durante un evento ospitato da Dominique Crenn e riceverà un premio da 100.000 euro da destinare in beneficenza.
“Sono orgogliosissimo di aver vinto il Basque Culinary World Prize 2018. Avere una giuria di pari per cui sento un enorme rispetto rende questo riconoscimento ancora più significativo" ha diciharato lo chef di origini italo-scozzesi Jock Zonfrillo, del ristorante Orana di Adelaide. “Il mondo della gastronomia sta esprimendo una grande forza di cambiamento e il Basque Culinary World Prize è uno strumento importante di questo movimento".
Joke Zonfrillo, vincitore dell'edizione 2018 del Basque Culinary World Prize
Nel 2017, invece, il Basque Culinary World Prize è andato alla colombiana Leonor Espinosa che con la sua fondazione FunLeo promuove la “Gastronomia per lo sviluppo”. Grazie ai piatti dei suoi ristoranti Leo e Misia a Bogotá crea un "anello di collegamento" fra la conoscenza ancestrale delle popolazioni indigene e afro-colombiane, le esigenze delle aree rurali e le opportunità e le nuove esigenze di gusto della città.
Courtesy of Basque Culinary World Prize
Origini italiane, nello specifico abruzzesi, per la vincitrice 2016 María Fernanda Di Giacobbe che con il suo Cacao de Origen, ha creato una rete di formazione, imprenditorialità, ricerca e sviluppo intorno al cacao come fonte di identità, cultura e benessere, offrendo opportunità a donne finanziariamente vulnerabili, che sono diventate delle microimprenditrici dell’industria del cioccolato.