Si chiama Beveryno la giovane startup che cavalca il trend della spina e, nel suo piccolo, rivoluziona il modo di bere il vino. Fondata dall’imprenditore veneto Andrea Andolfato, 36 anni, consegna a domicilio vini di qualità realizzati da piccoli produttori italiani in contenitori alternativi, capaci di conservare inalterate le proprietà organolettiche dei nettari. Fattore non da poco, in un momento storico in cui si parla di crisi del vetro e Federvini lancia un allarme per la mancanza di bottiglie. Certo, bisogna superare qualche preconcetto sulla conservazione “alternativa” del vino in cartone, come sottolinea il giovane founder. “Purtroppo la realtà dei fatti è ben differente da quanto molte persone credono, anche quelle con una discreta conoscenza del settore”, spiega Andolfato. “Esistono altri materiali adatti a contenere e conservare il vino: ecco perché ho voluto lavorare a un’alternativa”.
Beveryno, il vino alla spina che si conserva fresco per 6 settimane

Come funziona Beveryno? La startup consegna a domicilio vini italiani di qualità in box capaci di mantenere inalterate le qualità organolettiche del vino, sia prima sia dopo l’apertura. Il vino si conserva fresco, come appena stappato, per 6 settimane dal primo calice, grazie a un rubinetto speciale che impedisce all’aria di entrare a contatto con il vino. Ogni contenitore sostituisce quattro bottiglie di vino e ha un impatto ambientale inferiore dell’80% in termini di emissione di anidride carbonica.
Le confezioni, da 3 litri, possono essere ordinate singolarmente o con consegne periodiche. L’idea? Consentire a tutti, anche ai single, di godersi un buon calice di vino come appena stappato, oppure sfumare un piatto e insaporire una ricetta, senza dover aprire per forza un’intera bottiglia.
Beveryno include una selezione di vini di qualità confezionati all’origine tra cui alcuni doc e igt, oltre a nettari bio: Cabernet Sauvignon, Merlot, Sangiovese, Barbera, Chardonnay, Trebbiano. Tutti vini provenienti da piccoli produttori, con cui viene intrattenuto un rapporto diretto: una filiera corta che consente alla startup di proporre vini artigianali a prezzi accessibili. L'idea di un vino di qualità da spillare a casa, con un vero e proprio sistema "alla spina", cavalca senza dubbio un trend. Ma è anche una sfida, per abbattere ogni barriera mentale.