Quando si nomina Verona viene subito in mente una cosa: la pizza. Sì, perché il movimento della pizza gourmet, che negli ultimi dieci anni ha travolto tutta Italia, è partito proprio dal Veronese, da I Tigli di San Bonifacio e da Saporè di San Martino Buon Albergo (da poco raddoppiata in centro a Verona).
Ma Verona ha ben di più da offrire dal punto di vista gastronomico. Nonostante paghi lo scotto di essere una città estremamente turistica, e parecchio legata alla tradizione, negli ultimi anni la ristorazione veronese ha dimostrato di sapersi rinnovare, con format brillanti e molto diversificati tra loro.
Ecco cinque locali dove mangiare in centro a Verona.
Il Desco
Foto: Facebook | Il Desco
Il Desco è stato aperto nel 1982 da Elia Rizzo. Nato come un’osteria, il ristorante è arrivato alle stelle Michelin, e ora viene guidato da Matteo, figlio di Elia, 35 anni e numerose esperienze internazionali alle spalle. Il Desco è IL ristorante stellato di Verona per eccellenza: un’insegna storica che Matteo ha saputo portare avanti con una cucina brillante, fortemente improntata sul vegetale.
Osteria Ristorante Ponte Pietra
Foto: Facebook | Ponte Pietra
La nuova promessa di Verona si chiama Michael Silhavi. Classe 1986, anche lui ha girato cucine internazionali prima di tornare nella sua Verona, proprio in riva all’Adige e sotto lo storico Ponte Pietra. Piatti come gli Gnocchi, Cacio, Pepe e Radicchio in Saor o la Guancia di Vitello, Purè di Patate al Rafano e chips di Topinambur, danno alla tradizione cittadina un’estetica nuova. Bonus: l’atmosfera super suggestiva.
Antica Trattoria Dall’Amelia
Foto: Facebook | Antica Trattoria dell'Amelia
Se cercate un posto dove assaggiare l’autentica tradizione veronese, questa è la trattoria giusta. L’insegna recita “dal 1876”, ma l’attuale, giovane gestione c’è solo da qualche anno. In un ambiente confortevole si assaggiano le famose polpette di bollito con salsa verde e il fegato di vitello alla veneziana, i polipetti in umido e la crema di polenta baccalà e saor - perché la cucina veneta, non dimentichiamolo, parla anche il linguaggio del mare. Cucina robusta ma garbata, prezzi super democratici.
Amaro
Foto: Facebook | Amaro Verona
In principio c’era Archivio, il cocktail bar aperto nel 2014 che insieme a Soda Jerk ha rivoluzionato la scena della miscelazione scaligera, deprovincializzandola dal canonico Spritz. Ora Tommaso Gecchele e Raffaele Bellomi hanno aperto il loro secondo locale, in una bellissima location storica, che si distingue per l’autoproduzione di liquori e bevande e l’attenzione alle tendenze internazionali della mixology.
Buns
Foto: Facebook | Buns
Buns è stato aperto nel 2015 da Giacomo Ballarini, molto prima che le hamburgerie “creative” diventassero di moda. Giacomo (laureato in Linguaggi dei Media alla Cattolica di Milano) ha fatto molto di più che creare un locale dove si mangiano burger strepitosi, con ingredienti del territorio e proposte stagionali, bevendo ottime birre artigianali o vini naturali: ha creato una narrazione contemporanea, ironica e coinvolgente, che supera i confini della città e che lui porta avanti, tra eventi sempre sold out e magliette in limited edition, al motto di “Omnia vincit Burger”.