"Cucina partecipata". Era questa l'idea alla base di Eataly.lab, il ristorante temporaneo che Eataly Smeraldo ha ospitato dal 14 marzo al 10 aprile. Un format simpatico e originale: nell'aula Valcucine si proponeva, sia a pranzo che a cena, un menuall'insegna di genuinità e stagionalità.
I piatti, preparati a pochi centimetri di distanza dei 16 posti a sedere, erano pochi ma curati, con almeno due proposte vegane sempre in carta, come l'Insalata di cous cous con verdure di stagione e ceci o il risotto mantecato all'olio con zucchine, fave e piselli. Scontato segnalare l'eccellenza delle materie prime, sottoposte a cotture estremamente leggere e con pochissimi condimenti: particolarmente apprezzati i Fiori di zucca al forno con ricotta di bufala e acciughe di Cetara e la Cernia al vapore con olive taggiasche e polvere di capperi.
Molta attenzione per intolleranze o allergie, specialmente nei dolci, come la crema pasticcera senza latte o le torte e ciambelle gluten free. Alla fine del pasto si dava un voto ai vari assaggi fatti, nella filosofia da laboratorio di ricerca: Eataly.Lab è infatti un incubatore, un luogo di sperimentazione per un ristorante vero e proprio che arriverà a Eataly Smeraldo entro la fine dell'anno.
Lo spazio che, in effetti, a Eataly mancava, dove mangiare bene ma con un'attenzione particolare al benessere. La prossima tappa dell'Eataly.Lab sarà Bologna: rimanete aggiornati.