Dolci e dal sapore inconfondibile, i fichi d'India sono il frutto di una pianta che appartiene alla famiglia delle Cactaceae, la stessa del cactus.
Hanno tante proprietà e possono diventare l'ingrediente di ricette golose.
La raccolta avviene a fine agosto per la varietà Agostana, anche detta Primo Fiore perché nasce dopo la prima fioritura della pianta, oppure ad ottobre per la varietà tardiva: la prima offre frutti di pezzatura più piccola e dal gusto più concentrato e deciso, mentre la seconda fioritura dà frutti più grandi e pregiati (anche detti Scozzolati o Bastardoni).
Le proprietà dei fichi d'India
A seconda della varietà, i fichi d'India possono essere rossi, giallo-aranciati o bianchi. Ciò che li accomuna è una polpa succosa e carnosa, con molti semini.
Dal punto di vista nutrizionale sono ricchi di vitamina C e minerali, tra cui potassio e magnesio, oltre che antiossidanti che contrastano l'invecchiamento cellulare.
Contengono, inoltre, molta acqua e fibre (pectine e mucillagini) che regalano un grande senso di sazietà, regolano la peristalsi intestinale e possono essere utili in caso di stitichezza.
Solitamente viene sconsigliato il consumo di questi frutti a chi soffre di diverticoli, perché i piccoli semini potrebbe causare infiammazione.
Meglio non consumarne troppi in un giorno per evitare effetti collaterali indesiderati di tipo gastrointestinale.
Quante calorie hanno i fichi d'India
I fichi d’india apportano per 100 grammi circa 55 calorie, quindi si può dire che non si tratta di frutti molto calorici. Bisogna tenere presente che un singolo frutto pesa tra i 200-300 grammi.
Come togliere le spine dai fichi d'India
I fichi d'India hanno forma tondeggiante o allungata e sono ricoperti di spine, più o meno evidenti. Le più "fastidiose" si chiamano glochidi, minuscole spine particolarmente difficili da rimuovere una volta che si sono conficcate nelle mani.
Per evitare questo problema, si consiglia di utilizzare i guanti durante ogni operazione di pulizia.
Si comincia immergendo i frutti in una bacinella d’acqua a temperatura ambiente e si procede quindi a rimuovere le spine con l’aiuto di una spazzola.
Come si sbucciano i fichi d'India
Per sbucciarli, invece, utilizzate forchetta e coltello. Adagiate il frutto su un tagliere, tenetelo fermo infilzandolo con una forchetta, tagliate le estremità e incidetelo nel senso della lunghezza con un coltello.
A questo punto sarà facile far roteare il frutto e staccare la buccia aiutandovi con la punta del coltello fino a scoprirla completamente.
Quando sarete più esperti riuscirete a non infilzare completamente il fico d'India, ma a tenerlo fermo con la forchetta facendo pressione solo sulla buccia, senza rovinare la polpa.
Ricette con i fichi d'india
I fichi d'India hanno un gusto naturalmente dolce che si presta bene a trasformarsi in ottimi dessert, ma non solo. Tra le ricette più golose ci sono:
- Crostata ai fichi d'India
- Marmellata ai fichi d'India
- Risotto ai fichi d'India
- Mostarda ai fichi d'India, preparazione tipica siciliana con scorze di agrumi canditi e aromatizzata con cannella e chiodi di garofano
- Insalata con pere, pinoli, fichi d'India e grana
- Liquore ai fichi d'India
La marmellata di fichi d'india
Per preparare la marmellata avrete bisogno di mezzo chilo di zucchero, un chilo di polpa dei frutti, un bicchiere d'acqua e il succo di un limone.
- Tagliate la polpa dei frutti a cubetti molto piccoli, versateli in una pentola, aggiungete l'acqua e portate a ebollizione in modo che i frutti si spappolino.
- Togliete la pentola dal fuoco e passate la polpa al setaccio in modo da eliminare i semini. Se necessario, ripetete l'operazione.
- A questo punto mettete la polpa setacciata nuovamente nella pentola, aggiungete il succo del limone e lo zucchero.
- Fate bollire per 45 minuti o comunque fino a che il composto non si sarà addensato.
- Versate la marmellata in barattoli sanificati e sterilizzati secondo le indicazioni del Ministero della Salute.
Ricette con le pale dei fichi d'india
Luigi Andreola - Flickr
Le pale di fico d'India, in particolare quelle giovani e tenere, sono commestibili e fanno parte della tradizione culinaria messicana fin dall'antichità. Il sapore è una via di mezzo tra i fagliolini verdi e gli asparagi e la consistenza è cedevole e gelatinosa.
- Si raccolgono con attenzione utilizzando i guanti e, sempre proteggendosi le mani, si eliminano le spine. Poi si fanno bollire per circa 30 minuti in modo che si riduca la gelatina che le rende viscide.
- Si possono consumare tagliate a piccoli rettangoli nell'insalata, con mais, cipolle, pomodorini e succo di limone, oppure grigliate o saltate in padella con olio extravergine e salsa di soia.