Di Forno Brisa abbiamo avuto occasione di parlare a pochissimi giorni dall’apertura. In quattro anni la squadra si è ingrandita, arrivando a 32 ragazzi dall’età media di 29 anni, si sono aggiunti due punti vendita bolognesi (via Castiglione, via San Felice e via San Mamolo), e il fatturato è cresciuto del 483%. Forno Brisa ha davvero rivoluzionato il mondo del pane e del caffè a Bologna. E non ha intenzione di fermarsi.
Dal 14 novembre Forno Brisa ha fatto partire una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma di Mamacrowd. L’obiettivo? Prima di tutto ampliare il laboratorio di produzione fino a 250 mq: quello attuale, di soli 50 metri quadrati, non riesce più a far fronte alle esigenze dei locali.
Poi aumentare i terreni coltivati nell’azienda agricola di loro proprietà a Nocciano, da cui provengono buona parte delle farine, l’acquisto di un proprio mulino, l’apertura di quattro nuovi punti vendita (di cui uno a Firenze) e la creazione di Casa Brisa, uno spazio di coworking e di formazione in cui i panificatori “del domani” possano scambiarsi conoscenze tra di loro e insieme ad altri professionisti del settore come i nutrizionisti.
L’equity crowdfunding è una forma di finanziamento partecipativo: le fasce di investimento partono da 240 euro. Con quelle “base” si diventa soci con diritti amministrativi e patrimoniali, mentre chi investe almeno 20 mila euro avrà anche il diritto di voto in assemblea e la liquidazione preferenziale. Altri vantaggi per tutti i soci sono ovviamente sconti sugli acquisti, accesso riservato agli eventi e prodotti limited edition. L’obiettivo minimo di 200.000 Euro è già stato superato, ma si può ancora arrivare fino a 800.000 Euro.
Diventare soci di Brisa non è però da vedere solo come una questione materialistica: è anche e soprattutto una nuova visione dell’azienda, come progetto collettivo a cui partecipa tutta la città, e che per la città produce valore, sociale, ambientale e ovviamente gastronomico.
I due soci fondatori Pasquale Polito e Davide Sarti hanno mostrato a Bologna che “un altro pane è possibile”. Volete diventare soci del Forno? Avete tempo fino al 15 gennaio a questo link.
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