"Gli ispettori Michelin aspettano con impazienza la riapertura dei ristoranti" aveva detto pochi giorni fa il direttore della Guida Michelin Gwendal Poullennec, ma nel frattempo gli stessi non sono rimasti con le mani in mano. Michelin, infatti, ha deciso di continuare a valutare i ristoranti nonostante la percentuale degli stellati operativi nel mondo sia al momento pari al 13%.
Dal sito della Guida MIchelin Poullennec scrive: "Ovunque voi siate, qualunque tipo di ristorante stiate gestendo, con le nostre squadre locali di ispettori lavoreremo con voi in ogni modo possibile per garantire che la situazione torni alla normalità il più rapidamente e nel modo più sicuro possibile. Sappiamo che questa via verso il recupero sarà graduale. Ma per favore, siate certi che saremo qui per voi in ogni momento."
Il direttore nella sua lettera aperta prosegue: "Lo spirito della Guida MICHELIN è quello di raccomandare ristoranti, non di criticarli. Abbiamo sempre voluto trovare ristoranti che servono ottimo cibo, per scovare nuovi talenti e per segnalare questi indirizzi a coloro che amano mangiare fuori. Questo è quello che abbiamo sempre fatto, che è quello che continueremo a fare domani tenendo conto della situazione eccezionale in cui viviamo: durante questa fase, saremo flessibili, ragionevoli, rispettosi e realistici; saremo qui per sostenere, promuovere, pubblicizzare e incoraggiare tutti voi.
E per essere il più efficienti possibile nella nostra missione di riconnettere i commensali con i vostri ristoranti al momento della riapertura, nonché per ottenere selezioni 2021 coerenti ed eque, sfrutteremo al meglio i nostri siti web e le nostre strutture digitali. Quindi, una strategia Digital First e un impegno senza precedenti da parte dei nostri ispettori."
"Non preoccupatevi, una stella Michelin, e tutti i nostri riconoscimenti, significheranno lo stesso nel 2021 come hanno sempre fatto."
La scelta di Pullennec è stata fortemente criticata nel mondo delle guide e della ristorazione specialmente pensando a quanti sono in gravi difficoltà e rischiano anche di perdere un così prezioso riconoscimento.
Nel frattempo sul sito italiano di Guida Michelin è stata pubblicata la lista dei migliori delivery e take away di Milano, Torino, Firenze e Roma.
Approccio del tutto diverso da parte di Gault & Millau che ha scelto di sostenere i ristoranti perché "in grande pericolo". Il direttore della guida, Jacques Bally, ha deciso che i critici dell'edizione 2021, che uscirà ad ottobre, potranno segnalare ed evidenziare tutte le misure messe in atto o meno dai ristoratori per gestire il problema del distanziamento sociale e dell'igiene. La guida intende anche dare lustro a tutti gli chef che in questa crisi mondiale hanno dimostrato una coscienza sociale, che hanno sperimentato il take away o le consegne a domicilio.
Anche il World’s 50 Best ha annullato l'annuncio della prestigiosa lista, nonostante il voto fosse già stato registrato.
"Sarebbe stato fuori luogo - ha detto la direttrice Helene Pietrini - C'è un momento per celebrare i migliori ristoranti e uno per rimboccarsi le maniche e assicurarsi che tutti questi ristoranti sopravvivano."
Pietrini ha spiegato che se da un lato alcuni chef si erano detti delusi per questa decisione, la maggior parte ha accolto la scelta con favore.
La Liste, che pubblica l'annuale elenco dei 1000 migliori ristoranti, sta pensando al prossimo elenco partendo da una riflessione del co-fondatore Jorg Zipprick: "Coloro che accettano di ripensare la loro formula potrebbero trovarsi tra i vincitori."