Nuovo progetto per Massimo Bottura, e no, non stiamo parlando di un ristorante. Dopo l’importante esperienza del Refettorio Ambrosiano, lo chef modenese non si ferma e rinnova il suo impegno per i meno fortunati. Questa volta è la sua cara Emilia protagonista del progetto: a partire da aprile Massimo Bottura aprirà la propria mensa, nella mensa dell’Antoniano, storico centro bolognese attivo da 60 anni.
Il progetto è quello di aprire anche la sera, e in questo lo chef dell’Osteria Francescana verrà aiutato da Chef to Chef, associazione di cui Bottura è vicepresidente che unisce gli chef e i ristoratori emiliano romagnoli.
“Un progetto culturale” dice Bottura “che vuole rendere visibile l’invisibile e trasmettere emozioni, con prodotti da scartare, combattendo lo spreco”.
L’idea dietro il Refettorio Ambrosiano, inaugurato a un mese dall’inizio di Expo Milano la scorsa primavera, era stata possibile proprio grazie all’idea dello chef di prendere il cibo buono ma “brutto” per essere servito nei ristoranti, o gli scarti, e di riutilizzare il tutto in piatti creati da mani "stellate".
Bottura per fare questo aveva coinvolto una serie di chef famosi provenienti da tutto il Mondo, e che avevano aiutato lo staff del Refettorio a creare piatti squisiti con materie prime sottovalutate.
E se pensate che i progetti in ambito caritatevole dello chef siano finiti qui vi sbagliate: Bottura è in procinto di lanciare un altro progetto anche a Modena e il 4 agosto tocca a Rio de Janeiro con l’inaugurazione di un altro refettorio.