A seguito della ripresa economica degli Stati Uniti dopo la Prima Guerra Mondiale vi fu un periodo di crisi sociale che portò all’emissione del diciottesimo emendamento che vietava la commercializzazione e l’uso degli alcolici in misura superiore allo 0,5% di alcol per volumi.
I cocktail nati sotto il proibizionismo
Nacque così l’era del proibizionismo americano, 14 lunghi anni in cui l’alcol poteva essere consumato solo in maniera illegale in locali chiamati Speakeasy. In questo periodo storico, nonostante le restrizioni, nacquero alcuni tra i più importanti cocktail che ancora oggi popolano i migliori lounge bar di tutto il mondo.
Il libro sui top drink di Craddock
Proprio durante il proibizionismo americano, tra il 1920 e il 1933, l’inglese Harry Craddock scrisse The Savoy Cocktail Book, un vero e proprio omaggio ai top drink che vennero inventati in quegli anni in America.
Craddock, imparò tutti i segreti della mixology americana, all’inizio del proibizionismo tornò in Inghilterra e scrisse di quanto aveva imparato negli anni passati oltreoceano. Il titolo del libro è dedicato al posto in cui lui stesso lavorava, il Savoy Hotel.
Nel libro ci sono oltre 750 ricette di cocktail nati in America negli anni in cui i drink erano proibiti.
Un libro avvolto da un fascino misterioso, una guida spirituale che non potrà di certo mancare nella libreria di ogni bartender contemporaneo!