“Prego, siedi dove vuoi, anche vicino a quei signori: qui si viene per fare conoscenza”. È con questa frase che Christian Comparone, in arte Donnie Boy, ci accoglie nel suo locale
di Testaccio, il Lonely Avenue, insieme al suo fido scudiero, Maurizio Bernardini. Stesso taglio di capelli, vestiti in stile dandy in coordinato, grande sintonia: “ci scambiano spesso per fratelli - dice Comparone - ma siamo solo amici da una vita e destino ha voluto che abbiamo intrapreso la stessa carriera”.
Un affare di famiglia
Lonely Avenue è un gioiellino della miscelazione intimista da dieci posti in tutto, che Comparone stesso definisce “luogo di connessione e raffinatezza”. Gli anziani del quartiere forse si ricorderanno di suo nonno, che nello stesso negozio vendeva gioielli e che per primo aveva commercializzato il ciondolino a forma di lupa, il simbolo della Roma. “Un rubino al posto dell’occhio, la forma stilizzata della testa della lupa, mio nonno era famoso in tutta la città”, racconta orgoglioso Comparone.
Tornato da anni di esperienze all’estero, Comparone ha girato un po’ di locali della capitale: si è occupato dell’apertura di Borgo Pigneto, poi del Rhinoceros, ma quel piccolo locale in via Luca della Robbia è sempre stato il suo quartier generale: “Qui ci tenevo delle masterclass o dei corsi di formazione, anche per il personale dei locali a cui facevo consulenza”. Come racconta, le dimensioni intime e il bancone angolare con dietro una bottigliera essenziale erano tutto quello che serviva. E resta la cifra del Lonely Avenue,
Less is more
“Dopo aver lavorato in locali dai grandi numeri, alla fine mi sono reso conto di aver bisogno proprio di questa dimensione intima, del contatto diretto con il cliente”, prosegue Comparone. Dialogo e interazione sono la sua cifra, anche la drink list, che pure c’è e si può sfogliare, è un po’ un modo per rompere il ghiaccio e passare alle domande dirette: “Cosa ti piace bere Desideri qualcosa di leggero o di più strutturato?” e così via. È il modo di Christian di tastare il terreno, per portare il cliente a farsi guidare da lui. “Di fatto la drink list è composta dagli oltre duecento cocktail codificati nel corso dei decenni, non ho bisogno di inventarne di nuovi”, afferma il bartender.
Lonely Avenue: la selezione food&drink
Dati gli spazi ridotti, sia la bottigliera che il reparto food sono essenziali, ma basati sulla capacità di selezionare i prodotti migliori o che meglio si adattano alle esigenze del bartender e della sua clientela. “Ho una bottiglia per ogni base alcolica, più qualche chicca che mi tengo per far felice qualche cliente di ritorno. Anche per quanto riguarda le preparazioni, al massimo mi anticipo qualche succo o sciroppo, ma non faccio pre-batch: per me lo show davanti al cliente è importante”, aggiunge Comparone. Per il food, oltre a dry snack non convenzionali che vengono portati di default insieme al drink, un piccolo espositore contiene qualche conserva ittica o di verdure di produzione italiana o portoghese, che servono per chi vuole togliersi uno sfizio in più.
Lonely Avenue
Via Luca della Robbia, 18 - Roma
Tel. 377/0929792