O la si ama o la si odia. L’anguilla è un pesce che divide il pubblico.
Una creatura d’acqua dolce, dalla vita affascinante - lo sapete che si riproduce solo nel Mar dei Sargassi? - e dall’aspetto, beh, invero respingente, che fa parte della nostra tradizione culinaria ma incontra tanti estimatori quanti haters. Sarà appunto l’aspetto un po’ così, sarà la carne molto grassa e il gusto a metà tra terra e mare. In Emilia Romagna si è sempre pescata e, in tempi più recenti, allevata, e si è fatta strada nel menu di molti ristoranti blasonati, uno su tutti l’Osteria Francescana Massimo Bottura per cui “L’anguilla che risale il Po” è diventata un piatto simbolo.
Ecco sette ristoranti dove approcciare l’anguilla, smentire i propri pregiudizi o semplicemente godere di un pesce che può riservare tante gioie e altrettante sorprese.
La Capanna di Eraclio

Siamo a Codigoro, in provincia di Ferrara, la bassa più bassa che più bassa non si può. Aperto negli anni Sessanta, il ristorante è guidato da Mariagrazia Soncini, che le anguille (tutte pescate a Goro, ramo del Po famoso per la qualità dell’acqua) le cucina alla maniera tradizionale: nel risotto, alla brace, arost in umad - scottata sulla griglia e poi passata in forno - o ancora fritta, in brodetto…
DaGorini
L’anguilla era il pesce feticcio di Gianluca Gorini ai tempi delle Giare di Montiano, e lo è rimasta nel suo daGorini, a Bagno di Romagna, che ha aperto da poco più di un anno ma ha già conquistato critica e pubblico con la mente, il cuore e soprattutto la pancia. Abbiamo assaggiato da poco un’anguilla fritta servita con radicchio rosso marinato all’aceto di vino rosso. Buona al limite del commovente.
Antica Corte Pallavicina

Massimo Spigaroli definisce quella del suo relais-ristorante-trattoria-azienda agricola a Polesine Parmense, di proprietà della sua famiglia da fine Ottocento, una cucina “gastrofluviale”. E proprio dal fiume vengono le anguille che sono tra i suoi ingredienti preferiti. La serve, grigliata e poi marinata due settimane, insieme a una gelatina di verdure che cambia a seconda delle stagione e dei prodotti del “suo” orto: verde in primavera, gialla d’autunno, rossa d’estate e rosa d’inverno.
Trattoria Vasco e Giulia
Una tappa imprescindibile per tutti gli amanti dell’anguilla, una trattoria piccola e accogliente nascosta tra i vicoli e i canali di Comacchio. La cucina è quella tradizionale ferrarese, dove l’anguilla gioca un ruolo da protagonista, soprattutto in brodetto o alla griglia.
La Chiocciola
Athos Migliari non ha certo paura di osare. I suoi ingredienti preferiti sono: lumache, rane, anguille. Arrivate al suo ristorante-locanda nel paesino di Portomaggiore con mente e palato aperti, e lasciatevi condurre in un viaggio nel territorio tra lumache ai funghi con zucca e Parmigiano, risotto alle rane e terrina di anguilla con capperi e olive taggiasche - anche un assaggio della più tradizionale anguilla arrosto vale la pena. Accoglienza d’altri tempi.
Cucina Bacilieri

Cucina Bacilieri è stato aperto poco più di un anno fa da Michele Bacilieri, già volto noto della ristorazione ferrarese. Ambiente intimo e accogliente, cucina di contrasti, a volte spigolosi, a volte confortevoli, sempre riusciti. Assaggiare la terrina di anguilla affumicata da noi, verza e foie gras per credere.
La Capannina

Da quando Irvin Zannoni ha iniziato a lavorare alla Capannina, nel 2012, questo insospettabile ristorante di Casal Borsetti si è trasformato in uno degli indirizzi di pesce più apprezzati della costa romagnola. Brillante sperimentazione e accomodante tradizione si incontrano e si compenetrano, convivono fianco a fianco senza pestarsi i piedi. L’assaggio da fare? Il club sandwich di anguilla con il suo fegato alla brace.