Il fascino d’antan, le atmosfere fumose, l’aura quasi clandestina, i salotti intimi, se non addirittura segreti: è la grammatica dei club privati dei tempi che furono. Dove i gentlemen si incontravano e trascorrevano le proprie ore libere fuori casa, sentendosi comunque a casa, bevendo drink in tutta tranquillità, lontano dalla confusione o dalle orecchie indiscrete. Ma la storia è ciclica, e c’è chi è tornato a scommettere su attività di questo tipo, in versione 5.0 naturalmente. Sì, il 2022 è appena iniziato, ma possiamo già affermare che sarà segnato dal ritorno dei cocktail club: un nuovo trend che si declina in tanti modi e che assume forme e sfumature diverse, a seconda dei progetti e delle città.
Gentlemen's club, cocktail society, salotti tematici e wunderkammer: ecco i nuovi luoghi del bere contemporaneo.
Blumen-Kammer, il club de La Ménagère 1896 a Firenze

Blumen-Kammer, il "gentlemen's club" de La Ménagère 1896 a Firenze Mattia Aquila
È sempre amatissimo La Ménagère 1896 a Firenze, un indirizzo che qualche anno fa ha conquistato il titolo di “locale più instagrammato d’Italia”. Lo storico spazio di via Ginori nato come negozio di casalinghi nel 1896, ma tornato a vivere come lo conosciamo oggi dal 2015, ha riaperto a novembre 2021, dopo un periodo di chiusura di un anno, in cui è stato realizzato un restyling a cura di Claudio Nardi Architects. Eccolo rinnovato non solo nella location, che è sempre più bella e polifunzionale, tra fiori, vasi colorati, elementi di design, sale in stile industrial e dettagli vintage, ma anche nella proposta.
Se in cucina è arrivato un buon ceviche (merito di una brigata in prevalenza latinoamericana che affianca lo chef Nicholas Duonnolo), dietro il bancone è approdato Luca Cinalli, bartender di riferimento nel mondo internazionale della mixology, tornato a Firenze dopo importanti esperienze in UK come Head Bartender di Nightjar e come Bar Manager di Oriole, e recentemente a Taiwan, dove ha collaborato all’apertura di Taipei Reply, che si definisce il primo bar totalmente eco-sostenibile al mondo. Assieme a Gabriele Manfredi sigla i cocktail nel nuovissimo Blumen-Kammer, il “gentlemen’s club” sotterraneo, inaugurato con la riapertura de La Ménagère a fine 2021 (al momento chiuso per il covid): un mondo “segreto” prende vita negli spazi ricavati nelle fondamenta del locale, dove prima sorgeva un jazz club e, prima ancora, le cantine e le cucine del palazzo.
Ecco allora una sorta di stanza delle meraviglie art déco, che mixa le atmosfere clandestine della vecchia Berlino con i caffè letterari fiorentini degli anni '30. Il tutto tra velluti, poltrone, tappezzerie anni ‘40 e luci calde. Qui si accede solo su prenotazione e si può esplorare anche una bella selezione di distillati. E ancora, c’è una cantina privata dedicata, una sala biliardo, un fumoir e cigar room. Chi sceglie le creazioni mixologiche può provare sorsi originali quali il Misture all’arachide, con burro di arachidi, pompelmo rosa, miele d’acacia, lillet, uva, Talisker, J Walker Black Label, amaro angostura, jelly.
The Lodge a Napoli, il salotto “segreto” sotto il ristorante stellato

Mirko Maurello e Giuseppe Pisaniello di The Lodge a Napoli
Ha ufficialmente inaugurato a dicembre 2021 The Lodge, nuovo spazio della mixology d’autore a Napoli, aperto al piano inferiore del palazzo dove sorge il ristorante Aria, neo stellato della Guida Michelin 2022, con Paolo Barrale alla regia. Un luogo sobrio e raffinato, a metà tra lo speakeasy e il gentlemen club, dove si respira un’atmosfera che si rifà ora al circolo londinese ora all’abbazia sconsacrata, con tanto di soffitto a volte e pavimento in pietra. La proprietà è del Gruppo JCo, la stessa del ristorante, che ha pensato di creare un “secret bar” sin dall’inizio, con accesso su prenotazione, per coccolare gli ospiti in maniera esclusiva. Due stanze dal fascino quasi austero, arredate con divani, tavoli e cuscini, dove l’atmosfera cupa e segreta è interrotta da punti luce alle spalle dei mobili di legno e dal bancone del bar, unica area colorata, con una scenografica bottigliera illuminata.
Qui si fa un viaggio nel tempo anche nel bicchiere: i bartender Mirko Maurello e Giuseppe Pisaniello, forti di importanti esperienze in Italia e all'estero (il primo arriva da Soho House e The Library Bar di Londra, Bulk di Milano, Il Locale di Firenze, il secondo dalla scuola di Andrea Fiore e Matteo Di Ienno, Il Locale di Firenze e Manu Iturregi in Spagna), hanno creato un’originale drink list, con signature cocktail ispirati ai grandi personaggi storici, da Pitagora a Cristoforo Colombo.
Per ciascuno di loro è presente un racconto e una storia, riprodotti nei disegni di un giovane artista napoletano, che rimandano agli ingredienti e alle tecniche di mixology che hanno dato vita alle ricette liquide. I cocktail sono proposti in bicchieri ad hoc e, a seconda dell’orario, in pairing sono serviti stuzzichini salati oppure elementi di piccola pasticceria a cura dello chef Paolo Barrale. Tra i drink più originali, è da provare il Van Gogh, presentato in un guscio d’uovo aperto, prodotto per The Lodge dalle ceramiche Bhumi, con sopra una decalcomania del cielo stellato del pittore espressionista. “Pensato come un flip (drink spumoso a base di uova), perché sono quelli che vanno un po’ più fuori dagli schemi e non sempre facili”, spiega Maurello.
Dream House a Milano, un whisky club contemporaneo

Marco Maltagliati e Federico Mazzieri di Dream House a Milano
Non c’è prenotazione obbligatoria, ma è fortemente consigliata la prima volta al Dream House di Milano, dove si sogna la Scozia con i suoi profumi, in un intimo salotto a tema whisky. Inaugurato a novembre 2021 in zona Porta Romana, è un vero e proprio whisky club, ispirato ai club di matrice anglosassone, dedicato a chi vuole conoscere e degustare il celebre distillato in tutte le sue declinazioni e sfumature. In purezza, ma anche nell’ambito di una drink list studiata ad hoc.
Lo spazio è in primis la sede dell’etichetta indipendente Dream Whisky, fondata da Marco Maltagliati e Federico Mazzieri, affinatori italiani e imbottigliatori indipendenti. Convinti che il whisky sia un prodotto da bere, e non solo da collezionare, i due soci hanno deciso di creare uno spazio per neofiti e appassionati, dove è possibile trovare non solo i loro imbottigliamenti, i distillati affinati direttamente in Scozia in un magazzino di invecchiamento tradizionale nel cuore dello Speyside (Sfumature e American Oak, in collaborazione con il Jerry Thomas Project), ma anche prodotti rari, oltre a una sala per i sigari e un'offerta di cocktail studiati dal bartender Antonio Lugli, incentrati sulla miscelazione dei Single Cask.
Un club dall’atmosfera accogliente e rilassante cui si accede con tessera (dal martedì al sabato, dalle 19:30 all’1.00), con la formula di ingresso del club riservato ai soci. La tessera ha un costo di 50 euro all’anno e, oltre allo sconto del 10% sui prodotti, dà una prelazione sugli eventi. Sì, perché tra i programmi del giovane club c’è anche l’idea di organizzare degustazioni tematiche: whisky in pairing con formaggio, ostriche, carni selezionate e materie prime fornite da artigiani selezionati, con un calendario mensile che coinvolge chef e produttori. Il primo ingresso non prevede la sottoscrizione della tessera.
Oro Secret Room a Milano, la cocktail society d’antan

Terry Monroe di Oro Secret Room a Milano
Vi abbiamo raccontato già il mondo della bartender alchimista Terry Monroe, anima di Oro Secret Room, a metà tra lo speakeasy e il club privato: una “cocktail society”, come si definisce, nascosta al piano inferiore della Sacrestia Farmacia Alcolica sui Navigli. Qui si fa un viaggio nel tempo e nello spazio, con atmosfere vintage che trasportano ora a Parigi e ora Chicago, ora Londra e ora nel mood delle prime case di tolleranza, tra divani e poltrone in velluto.
Come si accede? Il passaparola in primis, cui segue la prenotazione sul sito o sui social, una firma sul registro prima di entrare, quindi si riceve la prima moneta in rame: è così che dietro una scenografica tenda in velluto rosso si svela il mondo di Oro. Al primo incontro si riceve dunque la Moneta di Rame e si diventa un “Numero” con cui prenotare le esperienze successive. Al secondo incontro si scambia la Moneta di Rame (che si può cedere a un nuovo avventore) con una d’Argento. Solo al decimo incontro si ottiene la Moneta d’Oro e si accede alle experience superiori.
In cerca di nuovi cocktail bar originali? Scopri Wisdomless, una stanza delle meraviglie nel cuore di Roma.