"Fare parte del servizio in sala è un'esperienza incredibile, un mestiere pazzesco. È un peccato che i giovani non lo capiscano e non lo vedano come un lavoro - passatemi il termine - abbastanza cool". A parlare è Giovanni Fiorin, una delle menti dietro Open Campus Solferino48, il progetto volto a valorizzare il servizio in sala: parte fondamentale dell'offerta di un ristorante, di cui può determinare il successo o il fallimento.
"L'idea nasce da un problema personale che affrontiamo quotidianamente: quello del reperimento di personale". I dati parlano chiaro: in Lombardia la disoccupazione giovanile è al 30%, e solo a Milano ci sono 16mila imprese ristorative. Eppure i ragazzi non hanno la voglia - e la preparazione - per lanciarsi nel mondo del servizio in sala. E così, con il convolgimento di diversi partner del settore (tra cui Diapason Cooperativa Sociale e CNCA Lombardia per l'inserimento di giovani provenienti da comunità alloggio), è nato Open Campus.
Si comincia l'8 settembre, giornata dedicata alla selezione dei candidati: una classe di 30/40 giovani che parteciperanno a quattro giornate di formazione. Un percorso intensivo, che vede la partecipazione di numerosi professionisti, per dare ai partecipanti nozioni che spaziano dalla comunicazione alla sicurezza alimentare, dalla normativa sul lavoro al design. "Non abbiamo velleità di essere una scuola o un corso. Questo è il progetto zero, con cui vogliamo soprattutto accendere l'entusiasmo per questo lavoro".
Alla fine del campus verranno selezionati 6 candidati che andranno a lavorare in uno dei locali del gruppo (Dry, Pisacco, Turbigo e il ristorante di Andrea Berton). La partecipazione è gratuita: potete iscrivervi a questo link www.jobyourlife.com/oc-solferino-48