In estate aumentano le occasioni di cene e pranzi con amici e parenti, e i bambini partecipano più spesso: come comportarsi? Il galateo a tavola suggerisce alcune indicazioni.
Durante l'anno si mangia insieme soprattutto la sera, quando i bambini dovrebbero già essere a letto, e se capita di essere invitati fuori non è difficile trovare una baby-sitter. L'estate invece è il periodo dell'anno in cui finalmente si può passare un po' più di tempo con i piccoli, non ci sono impegni scolastici e sveglie mattutine da rispettare e i pranzi e le cene, spesso all'aperto, contano più bambini del solito e diventano un'occasione, anche per loro, per fare nuove conoscenze e giocare con i coetanei.
Se avete organizzato una cena da voi e tra gli ospiti ci saranno anche i bambini, la cosa migliore da fare è organizzare un piccolo tavolo tutto per loro. È l'unico modo per evitare che i genitori passino tutto il tempo a riprendere i figli: insegnar loro a stare a tavola è importante ma è meglio farlo durante i pasti quotidiani, un pranzo o una cena fuori sono una circostanza eccezionale e ci si può concedere uno strappo alla regola.
Al tavolo dei bambini ci si diverte di più, e per evitare ai piccoli la tortura di un pasto infinito e nello stesso tempo lasciare liberi i grandi di chiacchierare seduti quanto hanno voglia, per una volta si possono autorizzare i bambini ad alzarsi da tavola quando hanno finito di mangiare, senza aspettare che abbiano davvero terminato anche tutti i commensali adulti.
Ma come decidere chi potrà sedersi al tavolo dei bambini? Ve lo immaginate un dodicenne seduto a tavola insieme a bimbi di cinque o sei anni? Forse lui stesso preferirebbe aspettare composto che tutti abbiano finito di mangiare, pittosto che passare mezz'ora insieme a ragazzini più piccoli di lui. Dai didoci anni in poi le buone maniere dovrebbero essere acquisite, e a tavola si è adulti a tutti gli effetti.