Fermi tutti.
A Roma è appena arrivato Red, il luogo che unisce libri, alta gastronomia e socialità in uno spazio splendidamente strutturato. Tre livelli a disposizione, incastonati tra le mura di un antico palazzo e sinergici, dove sedersi a prendere un americano mentre sfogliate le pagine di ricettari bellissimi o le poesie di Walt Whitman.
La sala sotterranea avvolge circa 10.000 copertine di libri, che spaziano dalla narrativa alla saggistica, senza dimenticare la letteratura per ragazzi e di viaggio. E poi c’è il bar, ben fornito di cornetti e panini per chi vuole un pasto veloce, circondato anche qui di titoli (prevalentemente inerenti la cucina). Ricettari, romanzi, sceneggiature e saggi selezionati si ergono fieri sulle pareti sovrastate da volte a botte e colonne antiche. Nato dal lavoro di squadra del gruppo Feltrinelli e di CIR Food, il RED (Read, Eat, Dream) di via Tomacelli si propone come nuovo punto di incontro tra cucina, cultura e socialità, forte dei successi già solidi delle città come Milano, Firenze, Parma e Verona. Non mancheranno le iniziative stimolanti, presentazioni di libri, showcooking, aperitivi in lingua straniera il mercoledì, performance musicali e Dj Sets (Don Pasta).
La proposta gastronomica è pensata per mettere d’accordo tutti: l’idea è quella di un bistrot moderno all’italiana, cibo come emblema della nostra tradizione - a volte ripensato, altre volte in purezza. 10 assaggi (4,5 euro o 11,5 con cocktail) che vanno dalle succulente polpette al sugo con caciocavallo alla focaccia di Recco, pomodori secchi e pesto. Senza dimenticarsi le chips con ketchup giallo, mi raccomando.
I primi e i secondi sono in egual quantità, par condicio. Cinque primi tra riso e pasta, dove potrete trovare piatti come l’Amatriciana con pomodorini gialli del Piennolo (11 euro) o il Riso al salto con fonduta e funghi. E ancora Stinco al vino rosso e polenta per l’autunno che verrà o Galletto fritto di cui andrebbero ghiotti grandi e piccini (13 euro). Se siete vegetariani o vegani non temete: oltre ai primi, tapas e secondi segnalati adatti sulla carta, c’è una discreta selezione di insalate perfette magari per un pranzo veloce.
Una terrazza tanto diversa dalle solite romane, dove godersi un buon bicchiere in buona compagnia.
Per tutto il resto, gli altri piani sono a disposizione per arricchire mente e anima, senza parlare troppo la lingua delle ricette, ma deliziando con l’alfabeto delle storie e dell’antichità.