La buona ristorazione passa anche dalle grandi firme della moda.
I talebani dell'alta cucina forse non saranno d'accordo con questa affermazione, ma la nutritissima mappa dei ristoranti aperti da griffe italiane e straniere, e i sorprendenti risultati di alcune di queste cucine, non sembrano lasciare scampo: la moda si lega sempre di più ai grandi nomi della ristorazione, creando nuovi spazi o cercando di dare una seconda vita a quelli storici.
LAPO ELKANN E CARLO CRACCO

Ultima in ordine di tempo la collaborazione di Lapo Elkann e Carlo Cracco: in questi giorni molto si è letto sulla proposta dell'ex rampollo automobolistico, da anni impegnato nella moda, allo chef stellato.
Il nuovo locale dovrebbe nascere nel garage di un ex distributore di benzina acquistato proprio da Lapo a Piazzale Accursio, in un edificio degli anni '50 a forma di astronave, che diventerà uno spazio polifunzionale. Dopo Carlo & Camilla lo chef Cracco darà vita ad un altro luogo di culto milanese? Le premesse, con Lapo come investitore, ci sono tutte.
FENDI E IL SUO ZUMA A ROMA

Spostiamoci dalla capitale modaiola per eccellenza e andiamo a Roma, dove Fendi, storico marchio di pellicce e accessori, aprirà nel 2016 Zuma, ristorante giapponese, nel suo flagship in Largo Goldoni.
Zuma, ristorante nipponico di Rainer Becker, attualmente si trova a New York, Dubai e Hong Kong e si collocherà a Roma negli ultimi due piani dell'edificio di Fendi, promettendo una vista spettacolare sulla Capitale.
PRADA ALLA CONQUISTA DI MILANO

I progetti di Prada nel campo della ristorazione sono iniziati con la notizia dell'acquisto di Marchesi circa un anno fa: la storica pasticceria, acquistata dal gruppo di alta moda milanese, ha aperto nelle scorse settimane il suo locale completamente rinnovato in via Montenapoleone.
Ma non è tutto: quest'estate ha aperto anche la Fondazione Prada, nuovo polo culturale della maison in zona Piazzale Lodi. Qui trovate il Bar Luce, bar/bistrot senza troppe pretese gastronomiche, dai prezzi non eccessivamente elevati, che attira gli Instagrammers cittadini con il suo design unico, curato da Wes Anderson, regista statunitense dall'estetica pop e retrò.
I SUCCESSI DELLA RISTORAZIONE ALLA MODA ...

E per quelli che storcono ancora il naso è il caso di ricordare i grandi successi legati a ristorazione e moda.
Possiamo partire dagli albori citando Bulgari e il Nobu di Armani, ma per non andare troppo indietro nel tempo possiamo citared esempio Ceresio 7 che ha abbinato una location incredibile, stimata da addetti ai lavori e modaioli, a un nome altisonante della cucina come Elio Sironi.
E come dimenticare. il Trussardi alla Scala, che da Andrea Berton a Luigi Taglienti ha ospitato sempre grandi talenti nelle sue cucine; attualmente la direzione ha scommesso sul giovane Roberto Conti.
Meno suggestivo forse il The Small, uno dei ristoranti più piccoli d'Italia, che vede dietro le sue strette pareti il nome del designer di accessori Giancarlo Petriglia. Piccolo certo, ma location perfetta per selfie di fashion blogger, star della musica e non solo.
…E LE CHIUSURE
Fra tanti buoni ristoranti, grandi chef e location d'eccezione qualcuno che ha chiuso i battenti c'è stato.
Da quasi un anno il Gold di Dolce&Gabbana ha abbandonato le sue doratissime sale, lasciando il posto ad un altro siciliano Doc come Filippo La Mantia, che ha rinnovato tutto il locale cancellando, quasi completamente, la presenza dei due stilisti
