Ai piedi della tangenziale est (sì, quella di Fantozzi che si affaccia alla finestra) e accanto a via Montecuccoli (sì, quella in cui la Magnani corre sbracciandosi in Roma città aperta), sorge, credo, l'unico locale in stile sovietico di Roma.
Quattro ragazzi e una Trabant, berlina popolare della Germania est, vi accoglieranno in un locale che è insieme mura, cortile e veranda. Il tutto contornato da piante rampicanti e un biliardino.

Noto già da qualche anno per la sua cucina e per quei brunch che sono in realtà pranzi della nonna a prezzi popolari, l'ultima novità in casa Trabant è il cocktail bar.
La passione per il sovietismo, decisamente strana, ma che ci piace, incontra questa volta l'eleganza dei drink, serviti ora in bicchieri di cristallo cesellati, ora in tazze di porcellana in stile vittoriano.
Essendo un ristorante, la drink list copre naturalmente dall'aperitivo al dopo cena e ognuna di queste categorie contiene miscele calibrate per le esigenze, senza rinunciare agli azzardi.

Eleonora Nesi, giovane bartender formata in casa Jerry Thomas, prepara i suoi drink minuziosamente, a volte creando, altre reinventando e altre ancora sperimentando senza guardarsi indietro. Certo, magari qualcosa la sbaglia, ma in fin dei conti non importa a nessuno, perché dentro quei bicchieri riversa tutto l'amore per il suo lavoro. Ed è quello che fa la differenza.
Prende gli spiriti e ci gioca: il suo Boulevardier (8 euero), classico dell'aperitivo composto da Bourbon, Punt&Mes e Campari, rimane molto amaro fino al limite, quando esplode sulle papille quell'aggiunta di Cherry che stupisce e chiude un cerchio. Forse un pochino troppo forte per un pre-cena, ma di sicuro il carattere non gli manca.
E dagli aperitivi si salta alle Miscele con la 'm' maiuscola, soggetti a cambiamenti stagionali e non per questo privi di identità propria, anzi.
La Scintilla al Ginepro, mix di Genever, Orange Curaçao, Peychaud Bitter e Vermouth del Professore, prodotto di punta marchiato Jerry Thomas, ha il pregio di lasciare che tutti i sapori si distinguano con una leggera predominanza dell'arancia, fresco per l'estate (10 euro).
Infine il Punch (5 euro), la cui ricetta non si può svelare, ma che accoglie pepe rosa, infuso di basilico e fragola, oltre che una mora di accompagno che Davide, uno dei proprietari, dice di aver messo "perché era carina" (che magari non andrebbe detto eh, se la mora sta lì, io la mangio, e se la mangio influisce sui sapori del cocktail, quindi me la devi vendere bene).

Capita che alcune trame abbiano dei punti deboli, cose che non piacciono. Anche il Trabant Bar ha i suoi ed è un vero peccato, perché la qualità dei drink è notevole.
Il cliente non è ancora al centro del meccanismo, neanche quando a servirlo è il proprietario stesso. Il pressapochismo stride in un ambiente esteticamente piacevole, con quei tavoli di recupero e le scritte in cirillico.
La cura per i dettagli, poi, a volte è maniacale, altre viene meno, come se vi trovaste non in un locale, ma nel prolungamento di casa loro, senza sentirsi però degli ospiti graditi.
Se però tutto questo non vi tange, allora caricate amici, amiche e gattini in spalla e andatevi a gustare i vostri cocktail nel fresco della sera, chiacchierando tra di voi o con Eleonora, che sarà felicissima di raccontare le storie dei suoi intrugli miracolosi.
Cosa Trabant Bar
Dove Piazzale Prenestino 26, Roma
Tel. 3280547412 - 3404093326