I vigneti diventano gallerie con Marina Abramovic
Manfred Werner - Tsui - WikiMedia Commons
I vigneti diventano gallerie con Marina Abramovic
Marina Abramovic inaugura un'installazione nelle Langhe. E le vigne diventano una galleria a cielo aperto, grazie alla famiglia Ceretto.
Ci vuole una mano delicata e allo stesso tempo ferma per maneggiare i grappoli. Le uve vanno toccate con cura, amate in maniera viscerale e rispettate, perché il lavoro che c'è dietro non si perda. Proprio come fa Marina Abramovic con la sua arte. E Marina Abramovic inaugurerà il 28 settembre un'installazione che si inserisce direttamente tra i filari Ceretto ad Alba.
MARINA ABRAMOVIC: CHI E'
Marina Abramovic, serba di origine, naturalizzata statunitense, è un'artista abituata a dialogare con le emozioni umane. La sua arte è capace di commuovere, spaventare e intimidire allo stesso tempo. E' colei che ha cambiato per sempre il modo di concepire la performance art, dando vita, nel corso della sua carriera, ad installazioni e performance artistiche difficili da dimenticare. L'arte della Abramovic è un'arte che scuote il visitatore nel profondo, toccando tasti dolenti della memoria e mettendo a dura prova il corpo. Protagonista sempre lei, l'artista, di Rhythm 0 nel 1974 a Napoli, dove si presenta al pubblico con un tavolo di strumenti di "piacere" e "dolore". Ma è anche il caso della serie Freeing the Body, Freeing The Memory e Freeing The Voice, una serie in cui l'artista punta alla purificazione corporale e spirituale in maniera così radicale, da sfociare in epiloghi drammatici per lei e di fortissimo impatto per il pubblico.
CERETTO: PRODUTTORI E MECENATI
Cosa c'entrano i Ceretto con Marina Abramovic? Occorre fare un passo indietro e ripercorrere la storia della famiglia Ceretto, dedita alla passione per le vigne e l'arte. I Ceretto infatti, sono produttori delle Langhe con all'attivo un dialogo con l'arte contemporanea e i suoi esponenti principali. Numerosi gli interventi e le installazioni ad opera della famiglia Ceretto, una su tutte la ristrutturazione della Cappella del Barolo ad opera di Sol LeWitt e David Tremlett, ma è anche il caso dell'Acino, disegnato e progettato da Luca e Marina Deabate. Insomma, la famiglia Ceretto, si nutre d'arte e riempie i suoi filari di bello.
ABRAMOVIC: L'OPERA DI ALBA
Ad ispirare l'opera fulcro dell'installazione, ci si perde nei ricordi d'infanzia, quelli custoditi gelosamente e che riemergono con pervicacia proustiana. Nel caso dell'Abramovic, è la cucina della nonna. Luogo che infondeva quel senso di protezione in una Belgrado inquetante e dai colori cupi e minacciosi, è un esempio di esterno che dialoga con l'interno, che si fa dimensione intima e personale, in cui tutto rimane sospeso e il clamore del mondo esterno si fa di colpo ovattato. Così per Marina Abramovic la cucina diventa luogo di racconti, memorie e confessioni, dove il caffé diventa piziano e sul fondo della tazza si cerca il futuro.
Marina Abramovic inaugurerà dunque il 28 settembre nella chiesa San Domenico di Alba la video-installazione "Holding the milk" da "The Kitchen, Homage to Saint Therese". Sarà possibile visitare l'opera tutti i giorni fino al 12 novembre. Ma l'artista sarà protagonista anche il pomeriggio del 29 settembre al Teatro Sociale della cittadina langarola, dove parlerà della sua visione dell'arte, del suo lavoro, in un dialogo aperto con il pubblico accessibile gratuitamente, fino ad esaurimento posti.
Cosa Holding The Milk, Marina Abramovic
Quando 28-29 Settembre, incontro con l'artista. Fino al 12 novembre.
Dove Alba (CN)
Info www.ceretto.com/
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