In attesa della seconda edizione di Middle East and North Africa's 50 Best Restaurants, sponsorizzato da S.Pellegrino e Acqua Panna, che potrete seguire in diretta su Fine Dining Lovers lunedì 30 gennaio 2023, sono stati assegnati i consueti premi individuali, tra cui il One to Watch, la Best Female Chef di MENA e l’Icon Award.
Il One to Watch Award, assegnato a un ristorante emergente con un futuro particolarmente brillante, è stato assegnato all’Opa di Tel Aviv. Il ristorante, che propone cucina vegetale ed è situato nel cuore del mercato delle spezie Levinsky, è gestito dallo chef Shirel Berger. La sua cucina, infinitamente inventiva e creativa, eleva le verdure prodotte localmente a un eccezionale livello fine dining, in uno spazio molto alla moda, con una clientela altrettanto alla moda.
In pochi anni, il ristorante Opa è diventato uno dei principali protagonisti della scena culinaria di Tel Aviv e ha aperto gli occhi alle persone sulle possibilità del regno vegetale nella gastronomia. L'innovazione è davvero un modo di vivere e lavorare in questo ristorante.
La migliore chef donna della regione 2023 è Salam Dakkak, che nel suo ristorante di Dubai, Bait Maryam, ha creato una vera e propria community attorno a cibi autentici e confortevoli. La chef palestinese ha viaggiato molto, dalla Giordania all'Arabia Saudita e agli Stati Uniti, e oggi usa le sue abilità culinarie, assieme a sua figlia Nada Darraj, per accogliere persone da tutto il mondo. Bait Maryam opera come centro comunitario, formando i disoccupati, raccogliendo fondi per i bisognosi e soprattutto riunendo le persone attraverso le divisioni religiose ed etniche per nutrirle con del buon cibo.
Dakkak prende ispirazione dalla sua infanzia nella creazione di piatti che fanno sì che espatriati e gente del posto tornino a cenare regolarmente. Il galayat, un piatto a base di pomodori, cipolle e peperoni, è sempre popolare, così come il kibbeh bel laban - bulgur di grano e carne macinata speziata servita con yogurt all'aglio.
Lo chef impiega la sua notevole conoscenza e abilità culinaria anche per elevare il suo signature dish, fatt musakhan, con pollo, sommacco e cipolle condite con frammenti croccanti di pane arabo.
L'Icon Award è stato assegnato ad Anissa Helou, la prolifica scrittrice libanese che sta educando il mondo alla cucina e alle culture mediorientali. Il primo libro di cucina di Helou, Lebanese Cuisine, è stato scritto per conservare le ricette di sua madre. Era anche consapevole che la popolazione libanese, fuggita dalla devastante guerra civile del Paese, a causa della grande diaspora non aveva un vero punto di riferimento per la propria cultura culinaria. La sua pubblicazione e il suo successo hanno aperto una strada all'auto-espressione e alla ricerca sulla miriade di culture e modi alimentari mediorientali. La food writer settantenne è ora vincitrice di numerosi premi con nove libri a suo nome ed è più entusiasta che mai.