C’è una Firenze che sfugge ai cliché delle cartoline e che si lascia scoprire lontano dai soliti flussi turistici, tra scorci autentici e una curiosità per la tavola che non si accontenta dell’ovvio. All’interno di questa dimensione, Essenziale prende corpo: un ambiente che lascia parlare ampie vetrate e linee pulite, dove il minimalismo dell’arredo crea una sensazione di quiete senza mai risultare freddo. I toni neutri delle pareti e dei tavoli mettono in risalto quei dettagli che raccontano una storia di attenzione e ricerca continua — dal centrotavola discreto alla luce soffusa che, la sera, crea un’atmosfera sospesa.
La cucina di Simone Cipriani si distingue per la sua chiarezza e densità di pensiero. Non c’è ostentazione nella presentazione delle portate: i piatti arrivano in tavola con una compostezza elegante, essenziale nel vero senso della parola. L’approccio creativo dello chef si legge nella capacità di distillare sapori e tradizioni toscane senza ingabbiarli, portando in superficie l’essenza stessa degli ingredienti stagionali. È un dialogo costante tra memoria e contemporaneità, in cui verdure spontanee, pescato di giornata o carni locali diventano protagonisti senza orpelli, lavorati con mano leggera e consapevole.
Il menù, costruito attorno all’idea di assecondare e valorizzare le stagioni, evita forzature e virtuosismi spettacolari, privilegiando invece un equilibrio nitido e mai telefonato tra acidità, sapidità e dolcezza. La lavorazione dei vegetali, spesso sorprendente nella sua semplicità, racconta una Toscana rivisitata con rispetto e intelligenza, mentre i tocchi di fermentazioni o di tecniche nuove non tradiscono mai la cifra di autenticità.
La filosofia di Cipriani non si concentra sulla sorpresa a tutti i costi, ma sul mantenere linee coerenti e riconoscibili, lasciando che sia la materia prima a guidare l’ispirazione, sostenuta da una tecnica solida ma mai invadente. Questo equilibrio, che si riflette tanto nella raffinatezza delle portate quanto nell’armonia dell’ambiente, rende Essenziale una tappa naturale per chi avverte il desiderio di avvicinarsi a una cucina fiorentina e toscana capace di rinnovarsi senza mai perdere contatto con le sue origini.