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Dove mangiare a Cortina: gli indirizzi da non perdere
Perché questa lista
Tivoli, una stella Michelin, si trova lungo la strada che porta al Passo Falzarego, ai piedi delle Tofane, uno dei massicci dolomitici più noti. Qui lo chef Graziano Prest mette in campo il suo talento, con ingredienti di montagna, anche se non manca mai il pesce freschissimo direttamente dal mercato di Venezia e da quello di Chioggia. Si aggiunge una parte vegetale, in un menù completamente vegetariano. Altri due elementi degni di nota sono la cantina, con annate importanti e vini francesi di livello, e la location, con tanto di terrazza panoramica che regala una vista sul centro di Cortina da ammirare anche dall'interno, specialmente se si riesce a prenotare il tavolo alla finestra: romanticissimo.
Un tempo semplice baita a servizio del vecchio skilift di Socrepes, lo Chalet Tofane ha iniziato la sua trasformazione negli anni Ottanta, fino a diventare la struttura accogliente ed elegante di oggi. Anche qui siamo ai piedi delle imponenti Tofane, nel cuore delle Dolomiti orientali, e questo, oggi, è uno degli indirizzi più ricercati di Cortina e dintorni. Vale la pena raggiungerlo per la sua posizione privilegiata, a 1.480 metri di altitudine, e per la proposta culinaria, saldamente ancorata alla tradizione ampezzana: piatti genuini, preparati con cura e grande attenzione alla qualità.
Lungo la strada che conduce al lago di Misurina si trova Al Camin, con il suo stile alpino contemporaneo, dove la cucina regionale viene reinterpretata con tocchi creativi e tecniche moderne. Lo chef è Fabio Pompanin e propone piatti di pasta e ravioli fatti in casa, zuppe di stagione, il baccalà, la cacciagione e così via. Degno di nota, il filetto di manzo con speck e porcini. Pompanin è anche il sommelier del locale e la carta dei vini conta circa 200 etichette, selezionate con cura.
Parte dell’universo gastronomico del gruppo Alajmo, il ristorante prende avvio dal mitico bar Alfredo, situato al piano d’ingresso della struttura che prosegue nei due livelli superiori che ospitano le sale del ristorante (dal secondo piano la vista è a dir poco memorabile). Dal menu degustazione a quello alla carta la proposta omaggia il territorio, anche se non manca il pesce. Si segnala la Zuppa gratinata di cipolle con profumo di ginepro, il Daino in crosta con polvere di abete rosso e millefoglie di ortaggi (tra i classici di Alajmo a Cortina), la Lepre ripiena in Civet con tartufo nero e purè di patate e porri. Scenografico il tiramisù, preparato al tavolo.
Al centro di un lariceto e incorniciato dalle Dolomiti: El Brite di Larieto è un agriturismo accuratamente restaurato e nato nel 2002 che mette per davvero in contatto con la natura. Nel piatto si celebra la montagna, ci sono tutti i sapori autentici delle popolazioni alpine, carni e salumi, formaggi e burro morbido, erbe aromatiche, frutti di bosco e tutto ciò che queste montagne possono offrire. Non mancano i gnocchi di patate ripieni di formaggio con spuma della Latteria Stravecchio, le tagliatelle fatte in casa al ragù di salsiccia, a seguire manzo, maiale, fino ai dolci di una volta. Ci si sente come a casa.
A pochi passi dal corso centrale si trova il Ristorante de LEN, che interpreta l’eleganza alpina, crea un ambiente caldo e raffinato, propone una cucina dal tocco creativo. Particolare cura è riservata agli ortaggi e ai piatti vegetali. Altrettanto importanti sono i formaggi, in un menù a tema che spazia dalla fonduta di erborinato ai Paccheri al dente ai tre pomodori con fonduta di Altovecchio e Polenta ai formaggi e burro nocciolo per secondo. Tra la carne, non manca il manzo, il petto d'anatra, la spalla di vitello, il capriolo in umido.
Torniamo nel centro di Cortina, in una posizione appartata ma comunque centralissima. Un po’ bar di montagna e un po’ cocktail bar contemporaneo, il Faro si distingue per la sua mixology d’avanguardia e per un’atmosfera informale. Accanto ai grandi classici, la carta propone signature realizzati con distillati locali e ingredienti che richiamano il territorio. Si può venire qui anche per assaggiare focacce, panini, taglieri di salumi e formaggi e così via: qualcosa di semplice e curato, per accompagnare al meglio la drink experience.
Bar del Posta è una tappa imperdibile. Qui da quasi sessant’anni Antonio Di Franco regna dietro il bancone dell’iconico american bar, incarnando l’essenza della mixology ampezzana. Da qui sono passate star del cinema, teste coronate, politici, imprenditori e volti noti di ogni epoca: da Liz Taylor a Henry Fonda, tutti hanno trovato in lui un punto di riferimento. Oggi Antonio continua a essere l’anima del locale, una presenza autorevole e rassicurante e, a condividere il banco con lui, c’è Filippo Borghi, barman. Insieme, i due, sono i custodi di un luogo che è parte della storia di Cortina. Lasciateci dire: iconico.
Bar del Posta, Hotel de la Poste
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