Lungo una delle arterie più dinamiche di Milano, Capuano’s si presenta come una tappa che parla direttamente agli appassionati dell’arte bianca. L’ambiente, con il suo equilibrio fra linee contemporanee e dettagli caldi, punta subito a mettere a proprio agio l’ospite, senza fronzoli eccessivi ma con quella cura sottile che si coglie nei materiali e nei toni naturali delle superfici. È qui che Luigi Capuano imprime il suo marchio, una presenza attenta più che invadente: la mano dello chef emerge nei particolari, come nella matericità dei legni a vista o nella discreta eleganza della mise en place.
L’attenzione che Capuano dedica agli impasti si riverbera dall’ingresso della sala ai profumi che anticipano l’arrivo della pizza. Il forno, cuore pulsante dello spazio, scandisce i ritmi di un lavoro minuzioso che non lascia nulla al caso. Si percepisce una filosofia fatta di studio e rispetto per la tradizione napoletana, con uno sguardo rivolto alle tecniche contemporanee, che restituisce alla pizza un profilo texturale preciso: crosta fragrante al contatto, interno soffice e alveolato, fragranze che ricordano pane appena sfornato e farina di qualità.
Non ricerca il colpo ad effetto, Capuano’s; piuttosto lavora per sottrazione, puntando alla chiarezza dei sapori e alla centralità della materia prima. La selezione degli ingredienti racconta una precisa volontà: assecondare la purezza dell’impasto senza sovrastarlo, offrendo abbinamenti basici, bilanciati ma tutt’altro che banali. Pomodori, latticini e oli extravergini arrivano sulla tavola nella loro veste più autentica, lasciando che ognuno esprima al meglio le proprie caratteristiche sensoriali, valorizzate da una cottura calibrata.
L’atmosfera suggerisce una convivialità spontanea, perfettamente in linea con la proposta gastronomica: nulla distrattamente lasciato al caso, tutto mirato a un’esperienza che va dritta al punto, senza artifici. Nel panorama vivace della città, Capuano’s conserva una posizione solida, alimentata dalla costanza e dalla chiarezza identitaria che contraddistinguono la mano e la visione di Luigi Capuano. Qui la pizza parla un linguaggio onesto e riconoscibile, dove la semplicità si trasforma in una forma concreta di eccellenza.