Entrare da Nanninella significa immergersi in un ambiente dove l’essenzialità si sposa a una rassicurante sensazione di autenticità. I toni chiari dell’arredamento, le luci calde che avvolgono il locale e qualche dettaglio in legno, suggeriscono subito una cura dell’ospitalità che non ha bisogno di eccessi. La sala lascia trapelare l’approccio concreto che Raffaele Boccia applica anche in cucina: tutto ruota intorno all’essenza, senza sovrastrutture.
La pizza, qui, non cede a mode effimere né a concessioni spettacolari. Il cornicione, dorato e arioso, regala una fragranza inconfondibile e accoglie topping che raccontano la stagionalità del territorio, con materie prime selezionate con rigore. Ogni impasto riceve una lunga fermentazione che permette alla struttura di liberare profumi e una piacevole leggerezza al palato. Boccia sviluppa il suo stile a partire da una base tradizionale, lavorando sugli impasti ad alta idratazione e su una lievitazione meticolosa, tradotta in pizze dalla masticabilità elegante e consistenza mai banale.
Le combinazioni classiche si alternano a piccole incursioni contemporanee che non stravolgono mai l’identità del prodotto: il pomodoro fresco mantiene tutta la sua vivacità, la mozzarella si fonde senza sovrastare, le erbe aromatiche cesellano i profumi senza dissonanze. Una coerenza di filosofia che si riflette sia nella selezione degli ingredienti che nella presentazione sobria delle pizze, servite senza orpelli, con i colori naturali degli elementi in primo piano.
L’atmosfera di Nanninella è quella di un laboratorio artigiano dove ogni fase – dalla lavorazione dell’impasto alla cottura finale – è oggetto di attenzione e misurato equilibrio. Si coglie, dietro ogni pizza, quella tensione costante tra rispetto della storia e tensione a limare i dettagli. È proprio in questa ricerca silenziosa, fatta di gestualità nette e di scelte non scontate, che si riconosce la cifra di Boccia: nessun artificio, solo la volontà di offrire una pizza capace di trasmettere lo spirito concreto e schietto della Campania pizzaiola contemporanea.