La storia del Reale inizia nel 2000 a Rivisondoli, quando Niko e Cristiana Romito rilevano la trattoria del padre Antonio, nata dall’evoluzione della storica pasticceria di famiglia. Dopo i primi difficili anni in cui i fratelli definiscono un’idea di cucina e accoglienza innovative, seppur legate al territorio e alla tradizione, il ristorante riceve la prima stella Michelin nel 2007, seguita da una seconda nel 2009. Nel 2011, il ristorante si trasferisce a Casadonna e, tre anni più tardi viene consacrato dalla terza stella Michelin. Da allora, sono passati anni di ricerca e grandi riconoscimenti, che hanno resto il Reale uno dei ristoranti italiani più apprezzati e conosciuti a livello internazionale.
Centro nevralgico dell’universo gastronomico dello chef, questo luogo è molto più che un ristorante: la struttura comprende anche dieci camere per gli ospiti, oltre ad essere la sede principale dell’Accademia Niko Romito, la scuola che accoglie e forma i giovani talenti all’alta gastronomia. È qui che nasce ed evolve ogni giorno la cucina dello chef, attraverso la ricerca continua e innovativa alla base di tutti i suoi numerosi progetti gastronomici.
Il Ristorante Reale accoglie gli ospiti nei suoi interni sobri ed eleganti, caratterizzati da muri grezzi, pietra bianca, linee pulite e materiali naturali, avvolgendoli in un’atmosfera unica e raffinata. La sala del ristorante, dalle grandi finestre, offre una vista mozzafiato sulle montagne abruzzesi. Questo luogo dallo stile discreto e minimalista è perfettamente in linea con la cucina dello chef Romito, che punta tutto sull’essenzialità e sulla purezza. General manager e maître d’hotel del ristorante, Cristiana Romito assicura un servizio impeccabile ma “naturale”, che punta a far sentire gli ospiti a proprio agio, guidandoli attraverso un viaggio alla scoperta dei sapori della cucina del fratello Niko.
Niko Romito mette al centro dei suoi piatti la materia prima, trattandola con tecniche di preparazione complesse perché possa esprimere al meglio le sue potenzialità gustative più pure ed essenziali. “L’effetto della mia cucina è quello di una lente che permette di percepire in modo più chiaro la materia prima, di mettere a fuoco ciò che pensavamo di vedere già, ma in realtà appariva sfocato. Nei miei piatti cerco un’espressione più nitida ma più profonda dell’ingrediente: si ritrovano così elementi noti, riconoscibili, ma con un’intensità e una complessità maggiori”, spiega lo chef. L’elemento vegetale diventa protagonista assolto di diversi piatti (Foglia di broccolo e anice, Carota, Rapa rossa, uva fragola e rucola, ecc.), così come il pane, una portata a sé all’interno del percorso gastronomico del ristorante.
Cambiando ed evolvendo di stagione in stagione, il menu del Ristorante Reale propone un percorso degustazione e una carta, che permettono agli ospiti di scoprire alcuni dei piatti storici dello chef, ma anche le sue nuove creazioni.
Il ristorante possiede anche una ricca cantina, che occupa gli antichi spazi delle stalle di Casadonna e custodisce circa 10.000 bottiglie di vino di oltre 500 produttori prevalentemente italiani ed europei. Ricordiamo anche che Casadonna è circondata da un vigneto sperimentale di Pecorino, coltivato a 860 metri, che produce un vino fresco e deciso. Nei 6 ettari della tenuta, vivono inoltre dieci famiglie di api, che producono un miele di montagna, vero simbolo della purezza del Parco nazionale d'Abruzzo.
