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Gourmet o "Bloody": i migliori brunch di Roma per tutte le tasche
Posti

Zuma in Piazza di Spagna
Declinato in tre varianti, a seconda dello champagne di accompagnamento, il menù brunch di Zuma Roma si può ordinare sia il sabato che la domenica. Se la giornata consente, la splendida terrazza in cima al palazzo Fendi già da sola vale il viaggio, ma anche questa formula super glamour parla da sola. Funziona così: si ordinano gli antipasti a volontà, si sceglie una delle portate principali e si innaffia il tutto con ottimo champagne (il prezzo dipende proprio dall’abbinamento scelto, dai 95 ai 310 euro). Qualche esempio per il main course? Il branzino con pomodoro abbrustolito e zenzero, il filetto di manzo speziato piccante con semi di sesamo, il galletto marinato al miso arrostito al forno su legno di cedro.

Le Jardin de Russie
Fra le certezze capitoline c’è la proposta Weekend Brunch del ristorante/giardino dell’Hotel de Russie. Un posto che non ci si aspetta, ovvero il giardino segreto di questo hotel del gruppo Rocco Forte, che va oltre il concetto di lusso. Il brunch in questo caso ha il costo di 89 euro a persona (55 per i bambini) ed è un buffet in cui apprezzare le proposte ideate dallo chef Fulvio Pierangelini, che cura la ristorazione dell’hotel e che cambia i menù su base stagionale. Anche in questo hotel c’è un’attenzione particolare per i bambini, per i quali il De Russie ha pensato a un programma di attività, con divertenti laboratori, fra giochi, arte e magia.

Proloco Trastevere
Il pranzo contadino di Proloco è un brunch servito, che si fa solo la domenica (salvo poterlo prenotare anche di sabato, ma in anticipo in questo caso): arrivano quindi direttamente a tavola un ricco assortimento di antipasti, che pescano nel meglio delle rarità del Lazio, con una particolare attenzione ai formaggi e salumi del territorio e alle verdure di stagione, quindi la scelta di un primo o un secondo fra le proposte del giorno e un finale in dolcezza. Il posto perfetto per chi cerca un brunch a Trastevere. E per la cronaca il sabato a pranzo si è aggiunto anche l’appuntamento del Saturday Roast, ispirato all’anglosassone Sunday Roast, ma con un tocco made in Lazio: manzo, pollo, agnello o maiale da allevamenti al brado o semibrado, accompagnati da verdure e salse.
Puntuale, dopo l’estate, è tornato l’appuntamento con il Gran tour culinario di Palazzo Ripetta. È questa la formula del Brunch della domenica del San Baylon, il ristorante dell’hotel di via di Ripetta, la cui supervisione è affidata all’executive chef Rodolfo Chieroni e alla pastry chef Roberta La Piana. Da gustare all’interno o all’esterno, l’appuntamento della domenica, al costo di 50 euro per persona bevande escluse, è un piacevole carosello di piatti a tema regionale (ma la promessa per i prossimi mesi è di spaziare anche fuori dall’Italia). Imperdibile il buffet dei dolci: tra cheesecake, mochi, macaron e torte in tema con la regione.
In questo angolo del quartiere san Giovanni si beve sicuramente bene, ma anche al brunch in fatto di cibo hanno qualcosa da dire. La formula di questo brunch a Roma è servito, con una scelta fra quattro menù di ispirazione internazionale: Asia, Usa, Mediterraneo e Sudamerica. E se nel primo troviamo gyoza e uramaki, nel secondo Mini burger e nuggets, in quello Mediterraneo spaziamo dalle polpette di melanzane e yogurt all’insalata greca e in quello sudamericano tacos e burritos. I set menù vanno dalle 15 alle 18€, ma considerate qualcosa in più per il beverage, perché naturalmente non ci si può far sfuggire un drink di accompagnamento, che è il cavallo di battaglia della casa.
Se si va a fare il brunch in un cocktail bar è d’uopo accompagnarsi con un buon cocktail, d’altra parte perché bere una semplice spremuta d’arancia, se si può bere un buon Garibaldi, che l’arancia ce l’ha nella ricetta? Il format di Latta è dedicato ai fermentati, dalle birre ai miscelati, passando per vini e cucina, qui per farla breve si beve bene. La domenica l’anima internazionale di questo brunch all'Ostiense si concretizza con una proposta servita, sia all’interno che nel piacevole spazio esterno con tanto di sampietrini. Fra i piatti, troviamo dei classici da brunch come il Bagel con pollo o l’Avocado Toast con salmone, ma anche proposte più personalizzate come i toast, in modalità veg o carnivora (da provare quello con Pastrami). Compresi i dolci, che hanno una lista a parte e vedono una predilezione per le ricette americane, è difficile superare le 30 euro, bevande escluse.

Bar Locarno - Hotel Locarno
Un altro hotel che ha fatto della proposta food&beverage la sua punta di diamante è il Locarno. Nel fine settimana qui va in scena il Bloody Brunch da assaporare, a seconda del clima, sulla splendida terrazza con vista sui tetti di Roma, nel giardino d’inverno oppure nella sala del camino, che tanto piaceva a Federico Fellini e Giulietta Masina. Perché il Locarno è da sempre l’hotel degli artisti, con particolare predilezione per le anime eclettiche e fantasiose, come Wes Anderson che qui ha la sua stanza preferita. Si chiama Bloody Brunch perché è stata pensata una speciale drink list a tema Bloody Mary, il cocktail dell’hangover per eccellenza, e per chi vuole c’è l’opzione Bloody all you can drink a 60€, comprensive di due piatti dalla carta. Altrimenti si può scegliere dal menù, che spazia dai classici piatti a base di uova da brunch (le Uova Benedettine qui sono un must), con qualche digressione creativa dello chef Domenico Smargiassi, come i Maritozzi ripieni di uova strapazzate, pancetta e champignon, passando per proposte più classiche come le Pappardelle al ragù “come una volta”.