9 luoghi
Luci d'Artista a Torino: scopri dove mangiare bene
Perché questa lista
Tre salette dall’atmosfera rétro accolgono in zona Borgo San Paolo, storico quartiere operaio. Benvenuti all’Osteria Antiche Sere, dal 1990 punto di riferimento per la cucina locale di impronta casalinga. Protagoniste, le ricette di famiglia dei fratelli Antonella e Daniele Rota, rispettivamente in sala e in cucina. I piatti della tradizione? Sono serviti su tovagliati bianchi e spaziano dai tajarin, tagliolini di pasta all’uovo con ragù di maiale e fegatini di pollo, agli agnolotti con sugo d’arrosto. Non manca il classico brasato con polenta, preparato con carne marinata nel Nebbiolo, oltre al tapulon, stracotto d’asino servito con polenta, una preparazione tipica della provincia di Novara, di cui è originaria la famiglia. Un luogo che negli anni è diventato un punto di riferimento, al punto di entrare in Guida Michelin come Bib Gourmand.
Madama Piola, in via Ormea 6 bis, è considerata un’istituzione a Torino: la trattoria classica, perfetta per assaggiare i sapori della grande tradizione regionale piemontese, interpretati a regola d’arte, con ricette cult come il tonnato o la cipolla al forno ripiena di salsiccia, amaretti e fonduta di Grana Padano, menzionati anche dalla Guida Michelin, che la segnala come Bib Gourmand. L’idea alla base della proposta? “La stessa filosofia di 50 anni fa in chiave dovutamente moderna”. Gli stessi proprietari hanno aperto una versione ancora più easy e sincera: Madama Piola Vini e Piattini, in zona Vanchiglia, poco distante dalla Mole Antonelliana. Un'enoteca con cucina, perfetta per abbinare un buon calice di vino ad assaggi che vanno dai mitici ravioli del plin agli gnocchi, a prezzi contenuti.
Un punto di riferimento in città. Più che una trattoria, Consorzio è un ristorante, ma è l’indirizzo perfetto per capire l’evoluzione della cucina piemontese. Qui, in un ambiente semplice ma curato, si assaporano piatti che leggono la tradizione locale con piglio moderno. Segnalato dalla Guida Michelin come Bib Gourmand, è perfetto per assaggiare gli agnolotti gobbi ripieni di carne, ma anche i ravioli di finanziera. A proposito di quinto quarto, i fanatici dei tagli meno nobili qui sono presto accontentati. Tra i piatti da provare, infatti, ci sono le tagliatelle integrali condite con ragù di cuore, ma anche la trippa di agnello servita a mo’ di tajarin.
Un ristorante che è un vero baluardo della tradizione piemontese. Le Tre Galline è uno storico indirizzo, tra i più antichi della città, che accoglie gli ospiti con grande calore, tra il legno della boiserie e del parquet, travi a vista e tovagliati bianchi. Il locale è stato rinnovato e di sicuro è lontano dalle piole più alternative, ma ha conservato la sincerità nella fedeltà alla cultura gastronomica locale e all’atmosfera rétro. I must da assaggiare qui? Il bollito misto servito al carrello, suggerito dalla Guida Michelin, che lo segnala come Bib Gourmand. Ancora, agnolotti al sugo d’arrosto, peperone ripieno di tomino piemontese su lattuga brasata e nocciole e fritto misto alla piemontese.
Si definisce una “trattoria urbana” Contesto Alimentare. Indirizzo centrale che quest’anno spegne 13 candeline, nato da un’idea di Francesca Sgandurra (in cucina) e Matteo, di coniugare cibo e cultura. Il nome dell’insegna, non a caso, è un tributo all'antropologo Marc Augé, che parla di “luoghi e non-luoghi” come di spazi identitari dove si sviluppano scambi e relazioni tra individui, in contrapposizione agli spazi privi di identità. Cosa si mangia? Baccalà mantecato solo olio evo con patate schiacciate e finocchi dolci in salamoia, tajarin al ragù rosso di vitello con cannella noce moscata e chiodi di garofano, selezione di formaggi e tanto altro. Ambiente ampio e accogliente.
Un indirizzo perfetto per scoprire la cucina della tradizione, da assaporare in un ambiente dall'atmosfera vintage. Scannabue è una certezza a Torino, soprattutto per chi cerca un ottimo rapporto qualità-prezzo. L'arredamento e i dettagli della sala richiamano i primi del '900, mentre il menu si rifà alla grammatica gastronomica del territorio. Ecco allora il tonno di coniglio, ma anche la guancia di manzo con purea di patate e gli agnolotti del plin ai tre arrosti serviti al beurre de Bresse en Barattes. Non mancano proposte contemporanee e degustazioni pensate per essere condivise. Per una panoramica completa sulla cucina regionale, il consiglio è di provare il Menu della Tradizione.
Ci spostiamo in zona Quadrilatero romano, dove si fa tappa a L'Acino, un altro indirizzo da non perdere. Si tratta di un ristorante piccolo e accogliente, a gestione familiare, dal mood caratteristico. Qui si viene per mangiare la cucina tipica piemontese, con tutti i suoi must: vitel tonné, trippa, stracotto, cipolla ripiena, ma anche immancabili primi piatti come gli agnolotti e i tajarin. Per chiudere in dolcezza? Ecco serviti bonet, un classico della cucina langarola, e torta di nocciole con zabaione.
Una trattoria in pieno centro, a pochi passi dalla mitica piazza Carlina, che ogni anno regala scorci interessanti con le Luci d'Artista, capaci di colorare in modo originale i suoi lampioni in stile rétro. Ecco i Fratelli Bruzzone, un indirizzo dal buon rapporto qualità-prezzo: due salette dove assaggiare specialità che vanno dalla bagna cauda alle acciughe al verde, dalla gallina alla trippa, passando per gli ottimi agnolotti. Una playlist che merita l'assaggio e l'attenzione di chi è a caccia luoghi autentici a Torino, dal buon rapporto qualità-prezzo.
Un'altra location in pieno centro, pronta a soddisfare palati in cerca di soluzioni on a budget o amanti del vino. Magazzino 52, in via Giolitti, è la creatura nata per volere di tre amici con la passione per il bere e mangiare bene. Spazi intimi e raccolti caratterizzano la sala di questo ristorante che ruota attorno al tema del vino: sono più di mille le etichette a disposizione dei clienti. "Abbiamo immaginato il locale come il luogo dove ci piacerebbe passare il nostro giorno libero", scrivono i titolari sul sito. Nulla di più vero: qui si viene per stare bene, assaporando piatti che spaziano dalla cucina mediterranea ai classici piemontesi.
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