Per ottenere un hummus davvero setoso, è fondamentale usare fagioli cannellini molto morbidi, meglio se preparati in casa e frullati ancora tiepidi. In alternativa, anche quelli in barattolo vanno bene, purché ben scolati e risciacquati. Per una versione più delicata, si può rimuovere la buccia dei fagioli, anche se richiede un po’ di pazienza.
Se non si ha a disposizione la tahina, si può sostituire con una crema di semi di sesamo fatta in casa o, per un sapore alternativo, con una punta di burro di mandorle. Rispetto al classico hummus di ceci, questa variante risulta più dolce e cremosa, ed è perfetta anche per chi desidera un gusto più delicato.
Idee di abbinamento e varianti
L’hummus di cannellini si presta a moltissime interpretazioni: si può servire con bastoncini di carota, sedano o finocchio, spalmare su crostini integrali o pane pita, oppure accompagnare a secondi vegetali come burger o polpette di legumi. Per un aperitivo colorato, si può completare con pomodorini secchi tritati, olive nere o semi di sesamo tostati.
Una variante fresca e aromatica si ottiene aggiungendo menta fresca o basilico, mentre per una nota più decisa si possono incorporare pomodori secchi sott’olio oppure un pizzico di harissa.
Tra i tipi di fagioli, anche i borlotti o i bianchi di Spagna si prestano a preparazioni simili, ma i cannellini restano i più adatti per la loro consistenza cremosa e il sapore delicato.
Conservare l’hummus in frigorifero in un contenitore ermetico per massimo 3 giorni, coprendolo con un filo d’olio per mantenere la cremosità.