Non appena si varca la soglia di “Al 384”, la sensazione è quella di entrare in uno spazio dove il tempo ha imparato a concedere il giusto valore alla semplicità. Un gioco di luci soffuse accarezza gli arredi essenziali, definiti da materiali naturali e colori tenui: ogni elemento sembra conciliare riservatezza e calore, accompagnando l’attesa senza fretta. La distanza tra i tavoli permette di ascoltare il crepitio del forno e il ritmo garbato di una cucina che preferisce la concretezza alle dichiarazioni d’intenti altisonanti.
Roberto Ferrone imprime alla cucina una direzione che si percepisce non appena arriva il primo piatto: la ricerca sui lievitati si sente al tatto e all’olfatto, con impasti che raccontano ore di maturazione paziente. La sua filosofia è radicata nel rispetto per la qualità sostanziale, puntando sull’autenticità senza mai rincorrere mode o trend passeggeri. Il lavoro sulle materie prime è visibile nella selezione di ingredienti freschissimi, sempre riconoscibili nel risultato finale: un filo d’olio profumato che esalta senza invadere, ortaggi di stagione trattati con delicatezza, il pomodoro che trasmette tutta la sua intensità grazie a una cottura misurata.
Non ci sono eccessi nel menu, ma piuttosto una continua attenzione alla sintesi tra tradizione e contemporaneità. La pizza emerge come protagonista, presentata in versioni che conservano la leggerezza della base e la giusta morbidezza del cornicione: la crosta dorata emana aromi invitanti e la farcitura non tradisce mai il principio dell’equilibrio. Ogni fetta si distingue per una stratificazione precisa dei sapori, senza alcuna forzatura.
L’atmosfera raccolta e la scelta di un quartiere vivo ma non congestionato creano una cornice lontana dalla frenesia. L’identità di “Al 384” si manifesta così in una proposta rigorosa e discreta, che lascia trasparire il mestiere e la visione dello chef Ferrone. Senza lasciare spazio a sovrastrutture o futili sperimentazioni, si premia l’essenza: una qualità percepibile al primo boccone, in una narrazione culinaria che privilegia il dettaglio e la sincerità su ogni altra cosa.