Accostandosi alla sala di Al Fogher, si coglie immediatamente quell’equilibrio tra essenzialità e calore che caratterizza l’ambiente: travi a vista, luce naturale che filtra discreta e un arredo giocato su materiali semplici dalle tinte terrose, in linea con il panorama siciliano circostante. Le pareti, sobrie e prive di orpelli eccessivi, guidano lo sguardo verso pochi elementi decorativi che rimandano alla tradizione locale, mentre i tavoli, essenziali e perfettamente apparecchiati, invitano a concentrarsi sull’esperienza gastronomica.
La cucina di Angelo Treno si esprime attraverso una ricerca costante degli ingredienti, con una predilezione dichiarata per le eccellenze locali. Non si tratta solo di un esercizio di stile, ma di una lettura approfondita del territorio: ogni materia prima selezionata viene trattata con rispetto, puntando ad esaltarne le qualità senza mascherarne la natura. Le portate scorrono in una successione misurata, capaci di sorprendere per la finezza delle texture e per la precisione degli accostamenti. Nulla risulta ridondante; ogni sapore trova spazio in piatti dalla presentazione equilibrata, spesso impreziositi da tocchi cromatici che richiamano la ricchezza dei mercati siciliani.
Le proposte del menu manifestano una volontà di rilettura della cucina isolana in chiave contemporanea: il pesce e le carni dell'entroterra, le verdure dell’orto e gli aromi spontanei si intrecciano in piatti che dialogano con la stagionalità. L’impronta personale dello chef si percepisce soprattutto nel rigore delle preparazioni e nell'uso misurato delle tecniche moderne, gestite sempre in modo da mantenere chiara la riconoscibilità degli ingredienti. Nel corso della degustazione si alternano sensazioni di morbidezza, croccantezza, note dolci e acidule, mentre il profumo di cotture sul fuoco a legna si diffonde discreto, evocando paesaggi e memoria.
Il percorso proposto conduce verso un’idea di cucina che non cede mai alla nostalgia, ma accoglie il passato come stimolo evolutivo. Gli ospiti sono invitati a esplorare la cucina siciliana attuale, in una dimensione lontana dalla replica, ma altrettanto distante dall’eccesso di innovazione. L’esperienza ad Al Fogher, così, si rivela come una raffinata immersione in un’identità culinaria capace di rinnovarsi nel rispetto profondo delle sue origini.