Varcando la soglia di Dazio Roma, si viene accolti da un’ambientazione che gioca sull’essenzialità e sulla sobria eleganza. Il locale rivela subito la sua natura: spazi ampi e luminosi, linee pulite che strizzano l’occhio al design contemporaneo senza rinunciare a tocchi caldi e materiali naturali, come il legno che scalda l’atmosfera senza appesantirla. Anche nei dettagli dell’apparecchiatura si avverte la volontà di creare un equilibrio tra comfort e discrezione, lasciando che l’attenzione si focalizzi sul racconto che arriva dal piatto.
Il cuore pulsante di Dazio Roma è indubbiamente il lavoro meticoloso degli chef Giovanni Giglio e Mattia Lattanzio. La loro filosofia si traduce in una continua ricerca della materia prima più adatta e nella valorizzazione delle stagionalità, con un approccio che predilige l’autenticità e la nitidezza dei sapori. Nelle loro mani, la pizza diventa il pretesto per un dialogo tra tradizione e contemporaneità, senza indulgere in sperimentazioni fini a sé stesse. Gli impasti attraversano lunghe ore di lievitazione, emanando profumi che anticipano una fragranza croccante e una struttura leggera, quasi eterea al morso.
L’impiego di ingredienti freschi e il rispetto delle consistenze ben calibrate sono presenti dall’antipasto fino alla portata principale. Le pizze si presentano con un equilibrio cromatico preciso: la tavolozza degli ortaggi di stagione, i toni lattiginosi dei formaggi locali, la brillantezza degli oli extravergine versati a filo. Ogni fetta racconta di una selezione ponderata e di un abbinamento mai casuale; gli aromi si aprono netti al palato, con profumi di grano tostato e note erbacee che si alternano alla sapidità degli ingredienti scelti.
Dazio Roma propone una carta che sfugge alla ripetitività e stimola la curiosità, senza mai tradire l’essenza del gusto. L’identità del locale si riflette così in una cucina intensa ma composta, dove la personalità degli chef emerge con sottile determinazione. Chi varca queste porte si trova davanti a una cucina che racconta, senza artifici, un percorso di mestiere e passione per il prodotto, capace di distinguersi con coerenza e misura in un panorama gastronomico sempre più affollato.