Varcare la soglia de Il Giardino Segreto significa immergersi in un ambiente ovattato, dove la quiete della campagna sabina si riflette negli arredi essenziali e curati: tavoli in legno chiaro, ampie vetrate che incorniciano il verde esterno e dettagli in ceramica che rimandano a tradizioni familiari. La sobrietà domina lo spazio, lasciando parlare la luce naturale che attraversa le stanze e si posa sui piatti, mettendo in risalto colori e texture degli ingredienti.
La cucina di Barbara Pergolesi trova il suo equilibrio tra rigore e lavoro artigianale quotidiano. L’approccio, lontano da formalismi superflui, si riconosce nella scelta di ingredienti locali e stagionali, che vengono interpretati con una mano precisa, mai ridondante. Qui la materia prima ha sempre un ruolo primario e viene accompagnata, mai coperta, da tecniche di cottura che rispettano la sua autenticità. Le preparazioni scorrono lineari, senza stratificazioni inutili: ogni elemento nel piatto sembra avere un motivo preciso per essere lì, senza sovrastrutture.
Il menu di Il Giardino Segreto muta seguendo il ritmo dei campi e degli orti circostanti. Portate che prendono forma e gusto grazie alla stagionalità, come insalate di erbe spontanee, zuppe ricche di legumi locali e primi piatti a base di farine poco raffinate, conferiscono identità senza mai apparire artefatti. Le presentazioni privilegiano la semplicità: colori vividi, geometrie minimaliste e porzioni misurate, che lasciano spazio all’assaggio senza distrazioni estetiche. Il profumo del pane appena sfornato invade la sala, mentre erbe aromatiche e oli locali aggiungono profondità a ogni boccone.
La filosofia della chef si fonda sulla trasparenza e sull’essenzialità. Piuttosto che ricercare effetti scenografici, Barbara Pergolesi punta a riportare al centro il gusto vero degli ingredienti, fedele all’idea che ogni piatto debba essere riconoscibile nel piacere che offre. Non si avvertono forzature o concessioni alle tendenze passeggere: l’identità del locale si rivela nella coerenza con cui la tradizione viene riletta, senza proclami né ostentazione. Chi sceglie Il Giardino Segreto ritrova una cucina pensata, autentica, in cui la materia prima racconta sempre la sua storia più schietta.
