Varcando la soglia di La Meridiana, ci si trova immersi in un ambiente dal gusto classico, dove la sobrietà dell’arredo—legni chiari, dettagli in ottone, tavoli ben distanziati—riflette la compostezza essenziale della proposta gastronomica. I toni caldi delle pareti, lievi accenti marini e una luminosità misurata creano un’atmosfera intima e raccolta, quasi a suggerire che l’attenzione venga rivolta soprattutto a ciò che avviene nel piatto.
Al cuore dell’esperienza, la cucina di William Vicini non cede mai a spettacolarizzazioni: qui, il pesce domina la scena senza orpelli, valorizzato da una lavorazione in cui tecnico rigore e rispetto della tradizione s’incrociano con delicatezza. Il fil rouge resta quello della purezza: ogni ingrediente del mare giunge a tavola nella sua forma più riconoscibile, con cotture studiate per mantenere le carni succulente e il profumo originale, quasi iodato, che preannuncia la freschezza senza compromessi della materia prima. Non è raro lasciarsi sorprendere dalla chiarezza dei sapori, raggiunta dosando con attenzione sale e acidità, nella ricerca di un equilibrio che non risulta mai scontato.
La filosofia di Vicini attraversa tutto il menu. Predilige interventi misurati, affidandosi alle tecniche classiche come la cottura al vapore o la brasatura lenta, che conservano intatta la fragranza del pescato. La stagionalità guida ogni scelta, favorendo accostamenti che esaltano il naturale bouquet dei prodotti marini senza oscurarli con profumi invadenti o salse opulente. Un esempio della sua mano si ritrova nella minuziosa attenzione alla temperatura di servizio e nella disposizione dei piatti, curata ma priva di orpelli: affiorano tocchi di colore dati da erbe fresche o da una verdura croccante, a sottolineare la centralità dell’ingrediente principale.
L’identità di La Meridiana si esprime anche nei dettagli: il suono attutito delle conversazioni, la luce soffusa che illumina vivacemente i toni tenui delle ceramiche e la presentazione discreta dei piatti, sempre volta a mettere in primo piano l’autenticità dei sapori. Nel percorso gastronomico si avverte il desiderio di conciliare sostanza ed eleganza, mantenendo fede a un’idea di cucina di mare che non teme la semplicità, ma la cerca come elemento distintivo.