Tra le mete gastronomiche umbre più in dialogo con la propria identità, L’Officina si distingue per la scelta coraggiosa di Ada Stifani, che concepisce la cucina come un racconto attuale dalle radici antiche. A colpire è innanzitutto l’ambiente, dalla luminosità discreta che filtra tra materiali naturali, linee essenziali e pochi oggetti scelti: ogni dettaglio contribuisce a creare uno spazio raccolto, privo di ostentazione, dove la modernità trova equilibrio con tracce materiche della tradizione.
L'atmosfera accompagna un’esperienza culinaria mai prevedibile. I piatti, calibrati con cura in ogni componente visiva e gustativa, giocano su cromie delicate e su sovrapposizioni di profumi netti ma mai invadenti: una vellutata di legumi autoctoni arriva impreziosita da erbe spontanee e olio extravergine fragrante, mentre un secondo di carne locale esprime la consistenza della materia prima senza forzature né concessioni d’effetto. Non si rincorrono virtuosismi tecnici, ma piuttosto una limpidezza di pensiero gastronomico dove la stagione detta il tono delle portate e indirizza la selezione, sempre essenziale, degli ingredienti.
Ada Stifani costruisce la propria filosofia a partire da un ascolto attento della terra umbra e delle sue consuetudini, che vengono rilette e lievemente riscoperte piatto dopo piatto. Non si tratta di una adesione nostalgica, bensì di un continuo interrogarsi su come restituire valore alla memoria, facendola dialogare con intuizioni contemporanee. Il risultato si traduce in piatti riconoscibili, in cui il sapore autentico costituisce la linea guida, senza sovrastrutture né compiacimenti formali.
L’ambizione compositiva si rivela anche nella presentazione, raffinata ma mai ridondante: tonalità naturali, movimenti fluidi sulla ceramica artigianale, contrasti di consistenze che stuzzicano vista e palato. La menzione nella Guida Michelin e il riconoscimento di Gambero Rosso sono il riflesso di un’impostazione rigorosa, incentrata su equilibrio e coerenza, più che su effetti speciali. L’Officina è l’indirizzo che racconta una cucina d’autore sobria, capace di abitare il presente senza mai smarrire l’eco della propria terra.