Incastonato nel cuore di Firenze, a pochi passi da Piazza Santo Spirito, Rasputin è un cocktail bar che sfugge alle definizioni tradizionali. L’atmosfera è quella di uno speakeasy d’altri tempi, dove ogni dettaglio – dall’illuminazione soffusa alle tappezzerie in velluto, dai lampadari d’epoca agli arredi in stile rétro – contribuisce a creare un’esperienza immersiva, intima e avvolgente. Rasputin non si svela facilmente: l’ingresso è volutamente discreto, quasi nascosto, a suggerire che varcarne la soglia significhi entrare in un mondo parallelo, fatto di suggestioni decadenti e charme sotterraneo. Il locale trae ispirazione dagli speakeasy americani degli anni '20, ma la sua anima è profondamente europea, intrisa di eleganza fiorentina e gusto per il mistero. La sala principale, raccolta e silenziosa, è un inno all’artigianalità: ogni elemento del décor è stato scelto con cura per evocare un senso di esclusività e raffinatezza. La musica, mai invadente, accompagna con discrezione l’esperienza sensoriale che si compie a ogni sorso. Dietro al bancone, due figure di spicco del panorama mixology italiano danno forma all’identità liquida del locale: Daniele Cancellara e Leonardo Del Rosso. La loro collaborazione è il cuore pulsante di Rasputin, un connubio di tecnica, creatività e sensibilità che si riflette in una drink list sorprendente. Ogni cocktail è il risultato di uno studio attento sugli ingredienti, spesso autoprodotti o selezionati da piccole realtà artigianali, con l’obiettivo di offrire al cliente qualcosa di unico, mai scontato. Le combinazioni proposte oscillano tra il rispetto per la tradizione e la spinta verso l’innovazione, con un’attenzione quasi maniacale per l’equilibrio e la presentazione. Rasputin non è semplicemente un locale dove bere bene: è un luogo in cui il tempo sembra rallentare, dove il rituale del cocktail assume un valore culturale e quasi teatrale. Il servizio, impeccabile e attento ma mai invadente, completa un’esperienza che sa conquistare chi è in cerca di atmosfere fuori dal comune. Frequentato da intenditori, appassionati e curiosi, questo rifugio segreto rappresenta una delle espressioni più sofisticate e coerenti della mixology contemporanea a Firenze. Una tappa imprescindibile per chi vuole vivere la città attraverso una lente nuova, fatta di emozioni, gusto e silenzi ovattati.