Appena si entra da Vasiliki Kouzina, l’aria si fa immediatamente diversa: ogni dettaglio nell’ambiente – dalle tonalità calde che avvolgono la sala fino agli arredi essenziali, punteggiati da richiami eleganti all’identità mediterranea – suggerisce una scelta di stile precisa, in grado di tradursi senza esitazione in cucina. Una narrazione gastronomica che prende forma nei profumi freschi delle erbe aromatiche, nella luminosità dell’olio e nella cura evidente con cui vengono disposti gli ingredienti nei piatti.
La cucina guidata da Loudovika Markou si distingue per la sua trasparenza e coerenza; qui non si trovano fusioni forzate né scorciatoie creative, ma una fedele ricerca della purezza, attraverso un linguaggio culinario che non fa concessioni all’effetto, puntando invece all’autenticità degli abbinamenti e all’equilibrio naturale dei sapori. La presenza della chef si percepisce nella precisione quasi artigianale di ogni preparazione: tagli netti e puliti, profili aromatici nitidi, cotture rispettose della materia prima.
Senza cedere ad artifici superflui, il menu si affida al valore intrinseco dei prodotti — freschi, ben selezionati, sempre riconoscibili — affidandosi tanto alla stagionalità quanto a una sapienza consolidata. L’influenza greca non si limita all’impatto visivo, ma emerge concreta nella sequenza dei piatti: dal bilanciamento acido-sapido degli antipasti fino alla rassicurante testualità delle portate principali, ogni assaggio mantiene intatta la propria personalità, senza strappi o compromessi.
La sala, raccolta e luminosa, amplifica la sensazione di essere accompagnati lungo un percorso studiato, moderno nell’estetica e rigoroso nei riferimenti. L’insieme è sussurrato, mai gridato, persino nella scelta delle ceramiche e nelle linee pulite degli arredi: tutto sembra rimandare a un’idea di elegante sobrietà, che si concretizza in un’esperienza coerente dall’inizio alla fine.
Le due forchette assegnate da Gambero Rosso e la menzione su Identità Golose confermano un percorso gastronomico di qualità, in cui Loudovika Markou ha scelto di esporsi in prima persona attraverso una cucina che rivendica substance e autenticità. Chi cerca autenticità, precisione e una narrazione priva di inutili fronzoli troverà qui una proposta mai scontata, costruita con fermezza e chiarezza di visione.
