Pensate ai primi frutti esotici che vi vengono in mente: se la vostra lista di frutti esotici si ferma a mango e avocado, dovreste dare un'occhiata a questi sorprendenti esempi di frutta strana, dalle forme complesse e dai colori straordinari. Si tratta di frutti esotici non sempre facilmente reperibili nei mercati rionali o al supermercato, ma comunque capaci di stupirvi per la loro varietà.
Molti di questi frutti esotici vengono dall'Asia, America Latina e Africa: in comune hanno caratteristiche molto peculiari, forme e colori che non hanno nulla da invidiare a design ultra moderni. Se siete curiosi di scoprirli, ecco una lista dei 10 frutti esotici più strani del mondo.
1. Limone mano di Buddha
Il nome proviene ovviamente dalla sua forma tentacolare, ma questo frutto particolare non è altro che una varietà di cedro che cresce su alberi di piccole dimensioni in Cina, Giappone e India. Un frutto dal profumo leggermente agrumato di cui alcuni usano anche la buccia, che viene candita. Frutto curioso che oltre in Asia potete trovare ormai anche in USA.
Originaria dell’Asia, della Cina, del Giappone e del nord dell'India, la mano di Buddha viene tradizionalmente consumata candita o per decorare e insaporire alcuni piatti locali.
2. Mangostano (Garcinia mangostana)
Originario dell'Arcipelago delle Molucche (Indonesia), il mangostano ha una polpa ad arillo (ovvero con la polpa staccata dalla buccia) suddivisa a spicchi molto cremosi e dal colore bianco. Il sapore? Fra i litchi e le pesche.
Il mangostano è stato molto apprezzato da George Calombaris, il famoso MasterChef australiano che in una recente visita in Sri Lanka ne è letteralmente rimasto folgorato tanto da improvvisare una sua creazione: il frutto è tagliato in due, farcito sul fondo con gelato alla vaniglia, sorbetto di mangostano e con una meringa al limone come topping.
3. Quandong
La pesca del deserto australiano, pesca solo come forma, si badi bene, perché il sapore è quello del rabarbaro. Dagli aborigeni veniva usato per scopi medicinali e generalmente è un frutto pieno di vitamina C. La particolarità? I semi sono altamente infiammabili, perché contengono oli e possono essere usati addirittura come carburante dagli artigiani locali.
Tradizionalmente, viene usato dagli australiani per la preparazione di dolci o di deliziose marmellate.
4. Noi-na (o sugar apple)
Assomiglia ad un lampone verde la noi-na. La particolarità di questo strano frutto è che una volta raggiunta la maturazione può essere diviso a metà senza coltello. Le dimensioni sono abbastanza grandi: si arriva addirittura a 10 cm di diametro. La polpa del frutto è dolce, quasi fosse un crema e l'interno rivela tutti i suoi semi.
La noi-na non viene tradizionalmente utilizzata per qualche ricetta thai, si gusta semplicemente come frutto, per merenda o a fine pasto!
5. Monster fruit (Monstera deliciosa)
Non è sicuramente il frutto più invitante delle terra la Monstera deliciosa, pianta tropicale della foresta pluviale a sud del Messico e a sud della Colombia. I frutti della piante sono lunghi e stretti (quasi come delle pannocchie) e l'odore all'inizio più essere pungente, almeno se è acerbo. Per assaporarlo bisogna privarlo di tutte le scaglie, dopo di che è possibile mangiarne la polpa, dal sapore molto simile a quello dell'ananas.
6. Durian (o durione)
Originario del sudest Asiatico, il durian ha un odore a tratti nauseabondo, tanto che ne è stato vietato il consumo in luoghi pubblici. Il gusto, al contrario, è molto piacevole. In Asia in genere si mangia con il riso o lo yogurt; i semi sono commestibili e vengono tostati e mangiati come fossero noci.
Tradizionalmente non viene mai consumato da solo a causa del suo sgradevole odore, ma può essere gustato crudo in abbinamento allo yogurt, cotto per accompagnare il riso, o fritto come fossero chips di patate!
7. Jabuticaba
Non tanto la forma di questo frutto ci incanta, quanto il fatto che nasca direttamente sul tronco della piante. L'effetto è ipnotico vero? Nasce in Brasile e il gusto è simile all'uva nera ed è perfetta per curare malattie come la tonsillite.
Infatti, il suo uso in cucina va di pari passo con il suo utilizzo per la medicina tradizionale, con la preparazione – a partire dal frutto di jabuticaba fresco – di gelatine, liquori o sciroppi.
8. Cetriolo africano (kiwano o melone cornuto)
Colore intenso, spine rotonde con una polpa verde dolcissima che per questo viene impiegata per degli ottimi dolcetti. Il kiwano viene dall'Africa e dal deserto e per molti aspetti è simile ad un cetriolo.
In Africa il kiwano viene in genere consumato intero – buccia compresa – dopo averlo arrostito o bollito assieme ad alcune verdure. In occidente invece viene consumato senza buccia e la polpa può essere mangiata da sola, magari correggendo il sapore a piacere con sale, zucchero, aceto o limone; o in aggiunta a macedonie, insalate o yogurt.
9. Averrhoa carambola
L'albero della carambola è originario dello Sri Lanka e dell'India, ma viene coltivato anche in Brasile, Ghana e Colombia. La sua forma fa sì che una volta tagliata a spicchi, assuma le connotazioni di una stella a cinque punte; per questo motivo è molto spesso usato come guarnizione per dolci. Maturo ha un colore intenso e giallo, ma può anche essere consumato verde e spremuto nei piatti come un limone.
Tradizionalmente, la carambola viene utilizzata per condire il cous cous, realizzando una salsa con questo frutto in abbinamento a una glassa di arancia e miele.
10. Fragole bianche
Possono sembrare una diavoleria moderna, ma le fragole bianche dal sapore di ananas hanno una storia antichissima, anzi sono i capostipiti di tutte le fragole del mondo. Vengono dal Cile e negli altri paesi vengono chiamate appunto Pineberry.
Il loro consumo non è legato a nessuna particolare ricetta ma, dato il suo gusto particolare, la fragola bianca è deliziosa da consumare da sola, magari addolcita con un po’ di miele o zucchero.