Le pere sono frutti dolci e succosi, apprezzati in tutto il mondo per la loro varietà di gusti e forme. Da tonde e verdi ad allungate e rosse, fino a piccole e gialle, le pere ci regalano un'esplosione di colori e una sinfonia di sapori. Ogni varietà di pera possiede caratteristiche uniche, che spaziano dalla dolcezza delicata all'intenso sapore zuccherino, dalla consistenza croccante a quella morbida e succosa. In Italia e in molte altre parti del mondo, si coltivano e apprezzano diversi tipi di pere. Le celebri pere Abate, dalla forma slanciata e il sapore dolce e profumato, conquistano i palati di molti in autunno. Le pere Kaiser, dal colore rosso intenso e la polpa croccante, sono un vero piacere da gustare durante l'estate. E non possiamo dimenticare le deliziose pere Williams, con la loro polpa succosa e il retrogusto leggermente speziato. In questo articolo, esploreremo le dieci varietà di pere più note e descriveremo in dettaglio le loro peculiarità.
Pera Coscia
La pera Coscia è una varietà di pera originaria della Sicilia. Si tratta di una pera estiva, che matura tra luglio e agosto e la sua raccolta prosegue fino a settembre. La varietà Coscia ha una forma allungata e sottile, simile appunto a una coscia, da cui prende il nome. La coltivazione delle pere Coscia è esaltata dal clima favorevole alle pendici del vulcano Etna. Man mano che ci si avvicina al vulcano migliorano le caratteristiche dei frutti, come il colore, il sapore, il profumo e la consistenza della polpa, grazie all'aumento dei polifenoli e dei flavonoidi favorito dall'azione dei raggi ultravioletti.
Le pere di tipo Coscia hanno dimensioni medio-piccole, con una buccia sottile di colore verde chiaro che diventa quasi gialla nei frutti maturi. La polpa bianca della pera Coscia è fondente, succosa e di consistenza leggermente granulosa, con un sapore dolce, delicato e rinfrescante. Questo tipo di pera è ricca di vitamina C e di antiossidanti naturali come il betacarotene e la luteina. Le proprietà rinfrescanti, dissetanti e diuretiche la rendono ancora più attraente per l'estate.
La pera Coscia è apprezzata sia consumata da sola che in abbinamento a formaggi semi-stagionati o piccanti. La sua eccellenza e autenticità la rendono un vero piacere per il palato, un frutto unico nel suo genere, le cui qualità sono esaltate dalle caratteristiche del territorio vulcanico in cui è coltivata.
Pera Williams o Bartlett
il nome completo di questa pera è Williams' Bon Chrétien pear o pera Buon Cristiano di Williams. Il nome "Bon Chrétien" deriva da Francesco di Paola, un uomo santo che Re Luigi XI di Francia chiamò per guarirlo nel 1483. Francesco offrì al re un seme di pera dalla sua Calabria nativa, e da questo seme crebbe l'albero di pera chiamato "Buon Cristiano". Si ritiene che la coltivazione e successiva diffusione della pera Williams risalga al periodo compreso tra il 1765 e il 1770. In quel periodo un vivaista inglese di nome Williams acquistò la varietà e la introdusse nel resto dell'Inghilterra con il nome di pera Williams. Successivamente questa varietà si diffuse anche negli Stati Uniti con il nome di Bartlett. In quel periodo però i coltivatori del Nord America erano ignari del fatto che le pere Bartlett e Williams fossero la stessa varietà. Attualmente le pere Williams vengono coltivate in diverse nazioni, specialmente nelle regioni settentrionali italiane.
Le pere Williams presentano una forma allungata con una base arrotondata e una punta appuntita, pesando mediamente 150 grammi, variando in base alla maturazione e dimensione. La sottile e liscia buccia è di colore verdastro durante l'acerbità e giallo dorato in piena maturità. La buccia, ricca di fibra e vitamine, è consigliabile consumarla insieme alla polpa succosa, dolce e aromatica, che cambia consistenza con il livello di maturazione.
Le pere Williams sono versatili e adatte al consumo sia crudo che cotto, in ricette dolci o salate. Le combinazioni classiche comprendono formaggi come gorgonzola, pecorino o parmigiano, salumi come prosciutto crudo o speck, e frutta secca come noci o mandorle. Si sposano bene anche con ingredienti dolci come cioccolato e cannella. Le pere Williams possono essere trasformate in succhi, frullati, liquori, marmellate, gelatine o composte, oltre a essere utilizzate per torte, crostate, crumble, caprese o altri dolci al forno.
Pera Max Red Bartlett
La varietà di pera Max Red Bartlett è una variazione della pera Williams, con la quale condivide molti tratti caratteristici. Tuttavia, si distingue per la presenza di striature di colore rosso che coprono ampiamente la sua buccia. Queste striature rosse sono un chiaro segnale di maturazione della pera. Più la pera è matura, più il colore diventa pronunciato, passando dal rosso rubino al rosso aranciato, mentre le striature possono variare dal verde al giallo.
Dal punto di vista botanico, le pere Max Red Bartlett hanno una forma "allungata" e a forma di "fiaschetta", simile alle pere Williams. Sono di taglia media-piccola, con un diametro massimo di solito compreso tra 55 mm e 75 mm. La maturazione della buccia influisce anche sul sapore e l'aroma della polpa. Man mano che la pera matura, la polpa sviluppa intensi aromi e sapori più vivaci.
La Max Red Bartlett è una varietà apprezzata per la sua dolcezza e versatilità. Può essere consumata fresca come spuntino, ma anche utilizzata in ricette dolci e salate. Grazie alla sua buccia colorata, è una pera molto attraente e gradevole per la presentazione di piatti e dessert.
Pera Abate Fétel
Le pere Abate Fétel sono molto apprezzate per il loro gusto dolce e profumato, la polpa succosa e la forma affusolata. Questa varietà è stata creata in Francia nel 1866 dall'abate Fétel. Questa varietà di pere sono comuni in Europa e particolarmente in Italia, soprattutto nelle regioni del nord-ovest come Piemonte, Lombardia e Emilia-Romagna.
Da un punto di vista agricolo, le pere Abate Fétel richiedono un clima temperato per crescere bene. Questo rende l'Italia, e in particolare le regioni del nord-ovest, un luogo ideale per la loro coltivazione. Le pere Abate Fétel sono raccolte in autunno (dalla prima decade di settembre), ma grazie alla loro buona conservabilità, possono essere disponibili nei mercati per un periodo di tempo più lungo rispetto ad altre varietà.
La loro buccia è sottile e di un colore giallo-verde, con sfumature rosse laddove la pera è esposta al sole. Al tatto, la buccia è liscia ma può presentare alcune zone leggermente rugose. La polpa è bianca, di consistenza fine, succosa e dolce. Queste pere sono ottime da mangiare sia fresche che cotte, conservando la loro consistenza e aroma.
Le pere Abate si abbinano perfettamente a formaggi, salumi, miele, noci e cioccolato, e sono adatte per ricette dolci o salate; Il prosciutto e lo speck, ad esempio, si sposano molto bene con le pere Abate. Ricche di vitamine, minerali e fibre, rappresentano un frutto sano e nutriente.
Pera Decana del Comizio
La Decana del Comizio è una varietà di pera di origine francese, sviluppata nel XIX secolo nei giardini del Comizio Orticolo di Angers, nella regione della Loira. Il suo nome francese, Doyenné du Comice, è un riferimento a questa origine. Inizialmente popolare in Francia, questa pera si è poi diffusa in tutta Europa. Nonostante le sue origini francesi, l'Italia è attualmente il paese che coltiva maggiormente questa varietà di pera, in particolare la regione dell'Emilia-Romagna, dove è tutelata dal marchio IGP. L'Italia è anche il principale esportatore di pere nell'Unione Europea.
La pera Decana del Comizio è una pera tardiva, raccolta in autunno, ed è spesso riconoscibile per il sigillo di ceralacca sul picciolo. Ha una forma arrotondata, la buccia di colore giallo-verde tendente al rosso, con parti rugginose e una polpa bianca molto dolce, soda e succosa. Tuttavia, è anche molto delicata e deve essere maneggiata con cura per evitare ammaccature.
Dal punto di vista nutrizionale, la Decana del Comizio è ricca di zuccheri semplici che contribuiscono alla sua dolcezza, oltre a fornire minerali come il potassio e antiossidanti come l'acido malico e i composti fenolici. Questa varietà di pera è inoltre ottima per il consumo fresco e la sua consistenza piace a molti, incluso i bambini. Tuttavia, è anche ottima per fare marmellate e confetture.
Pera Kaiser
La pera Kaiser, nota anche come Imperatore Alessandro, è una varietà di pera di origine francese scoperta all'inizio del diciottesimo secolo. Le sue origini sono legate ad Apremont, un piccolo centro dell'Alta Sassonia in Francia. Sempre in Francia questa varietà è anche conosciuta con il nome di Beurré Bosc o pera Bosc, dal nome dell'agronomo francese del Settecento, Louis-Augustin Bosc d'Antic. Oggi, i principali coltivatori di pera Kaiser si trovano negli Stati Uniti, in Sudafrica e in Italia, in particolare nelle regioni di pianura del Veneto e dell'Emilia-Romagna.
Il frutto si distingue per la sua pezzatura medio-grande e la sua forma tipica di pera con un collo oblungo e con un picciolo solitamente piuttosto pronunciato. La buccia è bronzea, macchiata di ruggine, e la polpa bianco-giallastra, fine e aromatica, leggermente granulosa con un sapore zuccherino. Il colore della buccia varia durante la maturazione, passando da un marrone scuro a un giallo ruggine. La Kaiser è una pera autunnale e invernale, con la maturazione che si completa tra queste due stagioni.
Nutrizionalmente, la pera Kaiser presenta valori simili a quelli delle altre varietà di pere, con un alto contenuto di fibre e acqua, un basso apporto calorico, e una buona presenza di vitamine, in particolare vitamina C, acido folico e minerali. La sua polpa bianca, fine e vagamente granulosa, offre un sapore aromatico, dolce-acido e succoso.
Le pere Kaiser sono versatili in cucina, ideali sia per essere consumate fresche che per essere utilizzate in varie preparazioni, specialmente nei dessert. In virtù della loro consistenza succosa, vengono spesso utilizzate in ricette come le pere bollite, caramellate, cotte al microonde, o per centrifugati di frutta. Questa varietà di pera è anche particolarmente indicata per la preparazione di una prelibatezza culinaria: le pere Kaiser al vino rosso.
Pera Conference
Thomas Francis Rivers, nel suo vivaio di Sawbridgeworth, Hertfordshire, ha sviluppato una varietà di pera che, vincendo il primo premio alla National British Pear Conference nel 1885 a Londra, ha assunto il nome di “Conference”.
La pera Conference trova ideali condizioni di coltivazione in terreni soleggiati, ricchi e non eccessivamente calcarei, adattandosi a una vasta gamma di climi. È ampiamente coltivata in Europa, con le principali aree di produzione in Francia situate nel nord (Loira, Alta Piccardia) e nelle Alpi (Savoia e le piccole Alpi Meridionali), nonché in molte regioni del Regno Unito. In Italia, è stato solo nel secondo dopoguerra che la Pianura Padana, e in particolare l'Emilia-Romagna, si è rivelata un terreno fertile per questa varietà di pera.
La raccolta inizia generalmente a fine agosto e si protrae per tutto settembre. Grazie alla sua resistenza, in particolare alla ticchiolatura, può essere conservata per lunghi periodi, rimanendo disponibile per il consumo fino a gennaio se conservata al fresco.
La pera Conference si contraddistingue per avere una forma allungata, la buccia spessa di colore verde-marrone che, alla maturazione, diventa giallo pallido. La polpa, originariamente bianca, si ammorbidisce e assume una sfumatura giallo pallido con la maturazione. La consistenza varia, passando da una croccantezza iniziale a una morbidezza maggiore man mano che il frutto matura.
Il sapore è dolce e leggermente acidulo, con un profumo intenso. La sua scorza rustica nasconde una polpa tenera e succosa che al palato offre un sapore dolce e aromatico, rendendo questa pera un piacere da gustare in ogni momento.
Infine, la pera Conference si abbina splendidamente a una varietà di formaggi, dal fresco di pecora o di capra ai formaggi a pasta dura come l'Asiago, o a quelli a pasta molle come il Camembert, offrendo un'ampia gamma di accostamenti gustativi.
Pera Santa Maria
La pera Santa Maria è un frutto di origine italiana, nato nel secondo dopoguerra, più precisamente nel 1951, a Firenze. Questa varietà di pera è il risultato di un incrocio naturale tra il pero Williams e il pero Coscia. Il nome "Santa Maria" deriva dalla devozione del suo scopritore, l’agronomo Alessandro Morettini, che decise di dedicare questa nuova varietà a Santa Maria Goretti. La coltivazione della Santa Maria è attualmente diffusa soprattutto in Emilia Romagna e in tutta l’Italia centro-meridionale.
La pera Santa Maria è un frutto stagionale caratteristico dell'estate, la cui maturazione avviene in anticipo. L'attività di raccolta di questi frutti prende il via nella seconda parte di luglio, proseguendo fino ai primi giorni di agosto. Il processo di maturazione raggiunge il suo apice alla fine di agosto, consentendo una conservazione prolungata dei frutti che possono essere gustati fino ai mesi invernali o addirittura all'inizio dell'anno successivo.
Le pere Santa Maria sono di dimensioni medie, con una forma piriforme o piriforme troncata.
Il colore della buccia varia dal verde al giallo a seconda dello stato di maturazione. La superficie dei frutti è caratterizzata da piccole lenticelle di colore verde chiaro e, occasionalmente, da una sovra colorazione rosso-rosata nelle zone esposte al sole. La polpa, bianchissima e succosa, è resistente alla manipolazione e all’avvizzimento, diventando fondente a piena maturazione.
Versatile e duratura, la pera Santa Maria è perfetta sia come frutta da tavola che come ingrediente in cucina. Grazie alla sua consistenza compatta e alla resistenza nel tempo superiore ad altre varietà che deperiscono più rapidamente, è l'ingrediente ideale per molte ricette di dolci a base di pere, ma può essere utilizzata anche per preparare sciroppi e confetture.
Pera Guyot
La pera Guyot, chiamata anche Jules Guyot o Dr. Guyot, prende il nome dal medico e fisico francese Jules Guyot. Nonostante ciò, la varietà non fu scoperta da Guyot, ma fu sviluppata da un vivaista chiamato Charles Baltet a metà dell'800. Jules Guyot è noto per aver sviluppato il sistema Guyot di coltivazione e potatura della vite.
In Spagna, questa pera è conosciuta come Limonera, dato che la sua forma ricorda quella di un limone. Mentre in Nord America è noto come French Bartlett, un omaggio al suo vero creatore. Principalmente coltivata in Emilia-Romagna, la pera Guyot è il prodotto di un albero piuttosto robusto e resistente a variazioni climatiche, agli attacchi dei parassiti e quindi si è diffusa rapidamente in Italia nel secolo scorso.
La pera Guyot, pera tipicamente estiva, viene anche chiamata Williams Precoce per la sua somiglianza con la Williams e perché ne anticipa di poco il periodo di raccolta; la raccolta delle pere Guyot inizia infatti in luglio, con la maturazione che si conclude in agosto.
Le pere Guyot hanno una forma allungata, con una base più o meno larga e una dimensione media. La buccia di colore verde chiaro presenta lenticelle e vira verso il giallo con la maturazione, mentre le parti esposte al sole possono arrossare. La polpa è di un colore bianco-giallo e ha una consistenza granulosa. Il gusto è dolce e succoso, perfetto per il consumo fresco e anche per la preparazione di confetture e frullati. Tuttavia, i frutti maturano rapidamente e non sono ideali per la conservazione a lungo termine.
Pera Nashi
Il Nashi, noto anche come pero giapponese, è un albero da frutto che appartiene alla famiglia delle Rosacee e al genere Pyrus, così come la pera comune. Originario della Cina centrale, il Nashi ha una storia di coltivazione che risale a oltre 3.000 anni fa lungo le rive del fiume Giallo. Da lì, la sua diffusione si è estesa a tutto il continente asiatico, conquistando particolare popolarità in Giappone e Corea.
Nonostante la familiarità con le pere, i frutti del Nashi possiedono delle caratteristiche distintive: la loro forma è più tonda e simile a quella di una mela, un tratto che ha dato loro il soprannome di pera-mela o pera asiatica. La buccia, solcata da piccoli puntini noti come lenticelle, è di colorazione giallo-bruno o giallo-verde e spesso ricoperta da una patina cerosa. La polpa è bianca, croccante e con un sapore dolce, ricco e acquoso, che si distingue nettamente da quello delle pere europee.
In tutto il mondo, la coltivazione del Nashi si è allargata, raggiungendo anche gli Stati Uniti, l'Australia e l'Europa. In Italia, la sua presenza è più limitata e si concentra principalmente nelle regioni del nord, come il Veneto e il Piemonte, sebbene la sua popolarità stia gradualmente aumentando. La pianta del Nashi è di media altezza, raggiungendo i cinque metri, e si distingue per le sue ramificazioni importanti e per le foglie dal colore verde intenso. Produce anche bellissimi fiori bianchi che, insieme al frutto, rendono questo albero da frutto affascinante e molto apprezzato.
In termini di utilizzo culinario, le pere Nashi si dimostrano estremamente versatili. La loro consistenza croccante e il sapore dolce le rendono perfette per essere mangiate fresche, ma sono anche ideali in insalate, piatti salati e dessert. Inoltre, vengono spesso utilizzate nella preparazione di marmellate, torte e dolci. Nei paesi d'origine, è comune l'utilizzo del Nashi per la produzione di sidro e liquori, sfruttando la loro dolcezza naturale. La loro combinazione unica di dolcezza e croccantezza le rende un complemento ideale per piatti di carne o formaggi saporiti.