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cottura sottovuoto - Fine Dining Lovers

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Come cuocere sottovuoto

3 Minute read
Da
Fine Dining Lovers
Redattore

Una tecnica raffinata che unisce precisione scientifica e creatività culinaria

La cottura sottovuoto è una delle pratiche più interessanti della cucina contemporanea, adottata sia dagli chef stellati sia dagli appassionati che cercano risultati perfetti e costanti. Nasce dall’esigenza di preservare il sapore naturale degli ingredienti, mantenendo intatte le loro proprietà nutrizionali e ottenendo texture impeccabili. Negli ultimi anni si è diffusa anche in ambito domestico, grazie a strumenti sempre più accessibili come il roner e le macchine per il confezionamento sottovuoto.

Come funziona la cottura sottovuoto

La cottura in sottovuoto consiste nel sigillare un alimento in un sacchetto privo d’aria e cuocerlo a temperatura controllata, generalmente compresa tra 50 °C e 85 °C. L’obiettivo è cuocere in modo uniforme, senza dispersione di aromi o succhi, esaltando il gusto naturale delle materie prime.

Il calore viene trasmesso lentamente e in modo costante, garantendo una precisione impossibile da ottenere con la cottura tradizionale. Carne, pesce, verdure e persino dolci possono essere cucinati con questa tecnica. Una volta terminata la cottura, il cibo può essere rigenerato o scottato brevemente per aggiungere croccantezza, ad esempio in padella o con un cannello da cucina.

Questa metodologia è anche strettamente legata alla conservazione sottovuoto, poiché la sigillatura riduce il contatto con l’aria e rallenta la proliferazione batterica, mantenendo gli alimenti freschi più a lungo.

Gli strumenti indispensabili per il sottovuoto

Per ottenere risultati ottimali nella cottura a bassa temperatura sottovuoto, è fondamentale disporre di alcuni strumenti specifici.

Il roner

Il roner è il cuore della tecnica: un dispositivo che controlla e mantiene costante la temperatura dell’acqua durante la cottura. Può essere immerso in una pentola o in un contenitore dedicato, riscaldando l’acqua in modo uniforme e garantendo una precisione al decimo di grado. È lo strumento preferito dagli chef per la sua affidabilità e versatilità.

I sacchetti per il sottovuoto

sacchetti devono essere resistenti al calore e privi di BPA. Possono essere sigillati con una macchina per il sottovuoto a barra o a campana, a seconda delle esigenze. La chiusura ermetica è essenziale per evitare infiltrazioni d’acqua e garantire una cottura uniforme. Per alcuni alimenti delicati, come pesce o verdure, è consigliabile scegliere sacchetti con spessore maggiore per evitare rotture durante la cottura.

Il contenitore per la cottura

Può trattarsi di una semplice pentola capiente o di un contenitore termico in policarbonato, ideale per mantenere la temperatura costante più a lungo. Il vantaggio di questi contenitori è la capacità di isolare il calore, riducendo il consumo energetico e migliorando la precisione della cottura.

In alternativa, è possibile praticare la cottura sottovuoto in forno a vapore, purché si disponga di un modello dotato di controllo preciso della temperatura e umidità.

I vantaggi della cottura sottovuoto

La cottura sottovuoto consente di ottenere risultati di altissima qualità con un controllo totale sui parametri di tempo e temperatura. Gli alimenti non si disidratano, mantengono il colore naturale e una consistenza perfettamente omogenea.

Dal punto di vista nutrizionale, questa tecnica riduce la dispersione di vitamine idrosolubili e minerali, preservando la purezza del gusto. Anche la quantità di grassi aggiunti è minima, poiché non è necessario l’uso di condimenti durante la cottura: un vantaggio notevole per chi cerca piatti leggeri ma ricchi di sapore.

Inoltre, la cottura sottovuoto è una valida alternativa all’oliocottura, un’altra tecnica a bassa temperatura che utilizza l’olio come fluido termico. Entrambe condividono l’obiettivo di esaltare la delicatezza degli ingredienti, ma il sottovuoto garantisce una precisione maggiore e una migliore conservazione degli aromi naturali.

Consigli pratici per risultati ottimali

Per padroneggiare la cottura sottovuoto in casa, è importante rispettare alcune buone pratiche.

  • Scegliere ingredienti freschissimi: la qualità della materia prima è fondamentale, poiché la tecnica non maschera i difetti ma li esalta.
  • Sigillare con cura: rimuovere completamente l’aria evita che il sacchetto galleggi e comprometta la cottura.
  • Controllare tempi e temperature: ogni alimento ha parametri specifici. Ad esempio, carne rossa a 56 °C per 2 ore, pesce a 50 °C per 30 minuti, verdure a 85 °C per circa un’ora.
  • Rigenerare correttamente: dopo la cottura, passare gli alimenti su una piastra calda o in forno per creare una crosticina dorata e invitante.
  • Gestire la conservazione: i cibi cotti sottovuoto si mantengono fino a 7 giorni in frigorifero se conservati a 3-4 °C, oppure possono essere congelati per prolungarne la durata.

Grazie alla precisione e al rispetto delle materie prime, la cottura sottovuoto è diventata una delle tecniche più amate della cucina moderna. Perfetta per esaltare sapori e consistenze, rappresenta un equilibrio ideale tra innovazione scientifica e sensibilità gastronomica.

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