Sono arrivato a Venezia circa quattro anni fa, per prendere in mano la cucina del ristorante Local: la città, da “perfetta sconosciuta”, ora è diventata casa. Ho imparato a conoscerla e ho scoperto degli indirizzi del cuore, dove amo andare nei giorni liberi e nei momenti di svago, dopo il lavoro. Da quando sono in Laguna, la scena della ristorazione ha iniziato ad aprirsi moltissimo, con tanti nuovi nomi che propongono una cucina di qualità. Insomma, non ci sono più solo “trappole per turisti”: basta conoscere i posti giusti. Qui di seguito trovate la mia playlist di posti sinceri che non dovete assolutamente perdere a Venezia: luoghi informali dove mangiare un boccone, trovare del comfort food o una cucina tipica fatta come si deve.
Trattoria del Local
Non posso non cominciare da un luogo che mi vede coinvolto in prima persona: la Trattoria del Local. Un format che è nato a febbraio 2025 proprio per questa necessità: trovare un posto dove poter mangiare fuori dal nostro ristorante, super comfort, a prezzi competitivi per la clientela. Cerchiamo di essere il più onesti possibile, perché esistono ancora tante trappole per turisti dove si paga tanto e non si mangia di qualità. Il menu cambia spesso. Qui proponiamo piatti come la pasta alla Nerano super fresca, con ingredienti locali e di stagione, le sarde in saor, il babà con la crema fatto da me, ma anche una nostra versione del bisato in tecia, l’anguilla in umido: un piatto tipico veneziano che nessuno sta più proponendo. Noi lo facciamo con il palombo, un prodotto locale (chiamato anche cagnoletto, della famiglia degli squali). Non mancano portate come la terrina di testa di vitello, l’insalata di piovra, patate e pomodori secchi o i bigoli in salsa. Quando fa meno caldo, poi, c’è pure la pasta e patate, in omaggio alle mie origini campane. Il concept è: cosa mangi a casa di mamma la domenica a pranzo? Ecco allora il pollo arrosto intero servito a tavola, ma anche tagli di carne non convenzionali come il diaframma o il fesone di vitello… Cerchiamo di fare più ricerca possibile per rendere tutto intelligente e gustoso. Il servizio è informale ma curato, proponiamo anche il quartino di vino, un formato che era quasi sparito dalle trattorie.
Al Covino
Al Covino è l’indirizzo che vede alla regia due ragazzi giovanissimi: Claudio De Lauzieres e Claudia Torcellan. Lui napoletano e lei veneziana, sono una coppia nella vita e nel lavoro. Hanno rilevato un ristorante storico, per proporre una cucina a metà strada tra le loro due città d’origine. Il menu è corto, molto intelligente (in carta, giusto 3-4 portate), mentre lo spazio è super cosy, familiare. In sala ci sono sei tavoli intorno alla cucina, il tutto in 20 metri quadrati, il che consente di riservare molta attenzione al cliente. La proposta gastronomica? Bella, smart, veloce, perfetta per chi ama intrattenersi al tavolo. La loro pasta alla genovese e il loro tiramisù sono il top!
Anice Stellato
Mattia Cantonetti (in cucina) assieme a Luigi Basso (in sala), gestiva con successo il bistrot Oltre il Giardino a Mestre. Da circa un anno sono tornati a Venezia: hanno preso in gestione l’Anice Stellato, in zona Cannaregio. Da quando hanno raccolto il testimone dei loro predecessori, il ristorante è migliorato tanto: una proposta svecchiata, un'ottima cucina veneta e veneziana, una bella carta dei vini, che lo rende un indirizzo consigliato anche per i wine lovers. Il piatto che consiglio? Sono buonissimi i loro bigoli in salsa.
Estro - Vino e Cucina
Alberto Spezzamonte è un grandissimo cuoco veneziano, super concreto: da Estro - Vino e Cucina propone una cucina molto solida, veneziana, autentica, solida, diretta e saporita, con un twist moderno. Il fratello Dario è il sommelier del locale e fa una buona selezione di vini, concentrandosi soprattutto sul Veneto. Un indirizzo consigliatissimo: mi raccomando, non perdete l’anguilla laccata ai ferri che si mangia qui, perché è a dir poco spaziale.
Ai Mercanti
Ai Mercanti si trova dietro San Marco e vede protagonista la cucina di Nadia Locatello, una chef fantastica! Si tratta di un ristorante a gestione familiare che esiste dal 1980. Oggi la nuova generazione sta cambiando le cose: i piatti sono più creativi, ma di grande gusto e sempre concreti. In sala c’è Simone Poli, che propone tanti vini naturali, ma anche una selezione di specialty coffee. Un posto dove si fa ricerca, dove vado spessissimo durante l’anno. Da provare? Il baccalà al curry verde.
Aquarius Beach Club
Il mio posto sacro del martedì: vado in spiaggia al Lido e mangio all’Aquarius Beach Club. Qui c’è Claudio Tiozzo, che per me è un amico, ma anche un grandissimo cuoco. Il posto giusto per mangiare i classici piatti da spiaggia: pesce ai ferri, spaghetti alla malamocchina, con pomodoro e cozze locali, una ricetta semplice, tipica del Lido, preparata con prodotti di estrema qualità. All’Aquarius Beach Club stai sulla spiaggia e ti senti a casa… qui ho anche festeggiato il mio compleanno!
(Testo a cura di Mariarosaria Bruno)