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Trattorie venete da scoprire: tra colli, laguna, città e campagna
Perché questa lista
Immersa nei Colli Berici, la Moreieta è una delle trattorie storiche del Vicentino. La sua origine settecentesca come casa colonica si riflette negli ambienti con camino e soffitti affrescati, oggi affiancati da una terrazza che guarda la città dall’alto. La cucina rimane fedele ai grandi classici del territorio: dal baccalà alla vicentina, cucinato lentamente fino a diventare cremoso, ai bigoli con l’anatra, simbolo della tavola berica. A fianco di queste ricette, non mancano piatti alla brace e interpretazioni più contemporanee.
Altra istituzione dei Colli Berici, fondata nel 1930 e portata avanti da tre generazioni, la trattoria Zamboni si distingue per un approccio che valorizza i prodotti stagionali con uno stile semplice e curato. L’ambiente conserva il calore delle sale rustiche, la cantina è uno dei punti di forza: oltre 1200 etichette con focus su vini italiani e francesi. In tavola si incontrano piatti classici come il risotto con il tartufo, il capretto al forno e la faraona, affiancati da proposte vegetali e da una selezione di formaggi locali e internazionali. La capacità di coniugare tradizione e servizio attento, ha reso Zamboni una delle trattorie più apprezzate della zona, citata con continuità dalle principali guide gastronomiche.
Nel cuore della Valpolicella, tra colline, vigneti e olivi, La Locanda di Nonna Ida accoglie gli ospiti con l’intimità e il calore che solo una locanda di tradizione può trasmettere. Ogni dettaglio è pensato per offrire un’esperienza autentica in un ambiente caloroso e accogliente. La cucina punta sulle ricette della tradizione veronese rivisitate con delicatezza. Non mancano proposte classiche come piatti di terra, pasta fatta in casa e secondi di carne, arricchiti da tocchi creativi e materie prime di alto livello.
A sud della città, tra campagna e quartieri residenziali, Tre Noghere è una delle trattorie più longeve del Veronese. Aperto nel 1929, questo ristorante deve il suo nome ai tre grandi alberi di noce che un tempo ombreggiavano l’ingresso. La cucina è fortemente connessa alla tradizione locale: risotti con Amarone o con asparagi, bigoli al torchio, bolliti misti con pearà, oltre a una ricca selezione di carni alla brace. Particolare attenzione viene riservata alle verdure di stagione, provenienti dalle campagne circostanti e ai dolci fatti in casa.
Alla Coà
Nata nel 1977, la trattoria Alla Coà ha costruito la sua reputazione partendo dalla semplicità della cucina veronese. L’atmosfera è quella tipica delle osterie di collina. Il menu cambia con le stagioni e con il mercato, ma non mancano mai i riferimenti alla tradizione scaligera: dagli gnocchi conditi con ragù o sughi casalinghi al lesso con pearà, salsa simbolo della città di Verona. I secondi spaziano tra carni alla brace e preparazioni di selvaggina, con cotture lente che esaltano la materia prima. La carta dei vini privilegia i rossi della Valpolicella, proposti con un occhio attento ai piccoli produttori.
Locanda di Nonna Ida
Antica Trattoria Moreieta 1890
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