Between

Tra le sale dai toni minimali di Between, la luce soffusa gioca con il legno chiaro e le linee essenziali degli arredi, suggerendo all’ospite che ogni dettaglio, qui, è scelto con ponderazione. Avvolge i commensali un’atmosfera raccolta in cui la discrezione del design enfatizza la centralità della cucina. Il lavoro di Michela Quaglio e Lorenzo Di Gennaro si traduce in piatti che sembrano esprimere un costante confronto tra sperimentazione e adesione rispettosa alla materia prima. Il percorso proposto dagli chef segue una traiettoria limpida: la tecnica è sempre funzionale ad esaltare il gusto, mai a sopraffarlo. L’impiattamento, mai esibito ma calibrato nei colori e nelle proporzioni, rivela un’estetica contemporanea che rifugge l’ornamento superfluo. Ogni portata si fa interprete di una cucina che cerca l’equilibrio tra classicità piemontese e intuizioni personali, dando vita a piatti che, alla vista, seducono per ordine e precisione, ma che poi conquistano soprattutto attraverso il profumo delicato delle erbe fresche o la consistenza di una salsa ridotta con attenzione. Between si distingue per la cura quasi ossessiva nell’approccio alla selezione degli ingredienti: la stagionalità non è solo un principio ma la bussola che orienta ogni variazione del menu. L’impronta degli chef si coglie nel rispetto per la purezza dei sapori, che emergono netti e puliti anche nelle preparazioni più elaborate. La presenza nella Guida Michelin segnala non tanto una ricerca della notorietà, quanto la volontà di mantenere standard alti senza mai scendere a compromessi sul risultato, fedele alla propria visione di cucina riflessiva e misurata. L’esperienza da Between invita il palato a lasciarsi sorprendere da accostamenti ponderati e da una struttura di piatti che dialogano silenziosamente tra loro, costruendo un racconto coerente dall’antipasto all’ultimo assaggio. Qui, la tradizione piemontese si lascia attraversare da una tensione verso il nuovo, senza cedere all’ovvio, costruendo un percorso gustativo che rimane nitido nella memoria di chi sa ascoltare le sfumature.