Il ristorante Dal Pescatore Santini ha una lunga storia, che inizia nel 1926, quando Antonio Santini e Teresa Mazzi fondarono un’osteria chiamata Vino e Pesce, specializzata in piatti semplici, realizzati a base di pesce di fiume pescato da Antonio, appassionato di pesca. Da quel momento, il ristorante della famiglia Santini non ha mai smesso di evolvere: ha cambiato nome nel 1970 e ha accolto diverse generazioni di cuochi, fino ad arrivare a Nadia, sposa di Antonio Santini, che ha iniziato a lavorare in cucina dal 1974, imparando i segreti della cuoca, e suocera, Bruna. La quarta generazione della famiglia vede l’arrivo di Giovanni in cucina nel 1996 e di Alberto in sala nel 2000. Se, con gli anni, la proposta gastronomica del ristorante si è evoluta verso una dimensione sempre più gourmet, la sua anima è rimasta invariata, esaltando con rispetto e passione i sapori e le tradizioni della bassa Pianura Padana, il territorio che lo ospita.
I clienti sono accolti nella raffinata sala del ristorante da Alberto e Valentina, Moglie di Giovanni, ospiti ineccepibili che guidano la degustazione in modo discreto e impeccabile. Il Pescatore Santini propone due percorsi di degustazione guidata: un menù stagionale di 7 portate, che cambia nei diversi momenti dell’anno, e il menù Del Pescatore, che permette di scoprire in dieci portate alcuni dei grandi classici che hanno fatto la storia del ristorante.
Da oltre cinquant’anni, la cucina di Nadia Santini coniuga il rispetto delle tradizioni culinarie della bassa Pianura Padana con le tecniche dell’alta cucina internazionale, in particolare di quella francese, portando in tavola piatti che esaltano la ricchezza del territorio circostante, fatto di fiumi, campagne e tradizioni secolari. Partendo da materie prime locali e di altissima qualità, pesci di fiume, ortaggi coltivati nell’orto del ristorante e prodotti tipici della regione, la chef reinterpreta i grandi classici della tradizione trasformandoli in momenti di alta gastronomia.
Tra i piatti storici del ristorante, ricordiamo i tradizionali Agnoli in brodo di gallina, gli impeccabili Tortelli di Zucca al Burro e Parmigiano Reggiano e il Riso alla pilota, tutti reinterpretati con un tocco che li rende unici, mantenendo intatta l’anima della cucina del ristorante. La chef propone anche piatti più moderni, come il Cappello da prete di scottona dai pascoli di Cascina Runate con polenta gialla di Storo e la Terrina di Astice con Caviale Oscietra Royal e Olio Extra Vergine Toscano, esempi di come sia capace di sperimentare senza mai dimenticare il legame con il territorio.
I riconoscimenti per il ristorante si sono moltiplicati negli anni: nel 2013, Nadia Santini è stata premiata con il titolo di Veuve Clicquot World's Best Female Chef dei The World's 50 Best Restaurants, un prestigioso riconoscimento che celebra le donne che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama gastronomico internazionale. Dal 1990, Dal Pescatore Santini è anche entrato a far parte dei prestigiosi Relais & Châteaux, e dal 1992 figura tra le Grandes Tables du Monde. Nel 2022, la Guida Michelin ha attribuito alla chef il titolo di Chef Mentor, un ulteriore omaggio alla sua carriera straordinaria e al suo impatto nel mondo della cucina. La storia Del Pescatore Santini continua con la nascita di Lorenzo, figlio di Giovanni e Valentina nato nel 2010, che segnerà il futuro del ristorante di famiglia perpetrando la sua storica tradizione.