L’atmosfera elegante della villa, arricchita da elementi di design contemporaneo, valorizza la sua architettura storica senza intaccarne il fascino. Nella bella stagione, il servizio si estende al giardino, offrendo una cornice di straordinaria bellezza per un percorso culinario immersivo e ricercato.
L’armonia tra estetica e accoglienza trova un perfetto equilibrio nel ristorante, dove l’attenzione al comfort degli ospiti si unisce alla cura di una mise en place elegante. L’illuminazione soffusa, la disposizione studiata dei tavoli e il servizio attento ma discreto contribuiscono a rendere il pasto un momento di piacere puro. Il contesto, lontano dal caos cittadino, enfatizza un’idea di ristorazione intima e su misura, in cui ogni elemento è pensato per esaltare l’esperienza sensoriale.
La proposta gastronomica si snoda attraverso tre percorsi degustazione, ciascuno concepito come un viaggio tra sapori e contaminazioni. La cucina di Agostino Iacobucci si distingue per la capacità di fondere tradizione mediterranea e influenze emiliane, mantenendo un legame autentico con il territorio. La selezione degli ingredienti è rigorosa, con un’attenzione particolare ai prodotti dell’orto del ristorante, che rappresentano un pilastro della filosofia culinaria. Piatti come il "Risotto con tartufo nero e Parmigiano Reggiano" e la reinterpretazione del crudo di pesce dimostrano la sintesi perfetta tra tecnica e sensibilità gastronomica. Immancabile il babà, signature dessert dello chef, dove l’arte della pasticceria incontra un raffinato equilibrio tra tradizione e innovazione.
A soli due anni dall’apertura, nel 2020, il ristorante ha conquistato la stella Michelin, riconoscimento che ne certifica l’eccellenza. La Guida Michelin lo descrive come un luogo dove tecnica, creatività e rispetto per le stagioni si fondono in una proposta elegante e coerente. Anche la Guida de L’Espresso e il Gambero Rosso hanno premiato la qualità dell’esperienza, consacrando Agostino Iacobucci tra le destinazioni gastronomiche di riferimento in Italia. Nel 2023, lo chef ha ampliato il suo orizzonte con l’apertura di Ancòra a Cesenatico, un progetto dedicato alla cucina marinara, che conferma la sua capacità di innovare nel rispetto delle tradizioni.