Varcare la soglia de Il Riccio significa abbandonare il brusio del mondo e immergersi in un ambiente che richiama la rilassata eleganza delle case mediterranee, con pareti candide che riflettono la luce del giorno e tocchi di blu intenso a evocare i riflessi del mare. Il profumo lieve della salsedine si mescola, già all’ingresso, con note invitanti di pesce appena cotto, anticipando il legame inscindibile tra cucina e territorio. Gli interni, caratterizzati da ceramiche artigianali e dettagli marini discreti, creano una cornice informale ma ordinata in cui ogni elemento sembra attribuire valore al tempo che scorre a tavola.
Dietro ogni preparazione si percepisce la filosofia di Salvatore Elefante, che si rifà a un’idea di cucina radicata nella sincerità degli ingredienti e nella volontà di restare fedele alle tecniche tradizionali, senza però rinunciare a una controllata leggerezza. La mano dello chef predilige procedimenti essenziali, volti a restituire in purezza l’identità del pescato, seguendo la stagionalità con scrupolo quasi maniacale: ogni prodotto, solo al suo apice di freschezza, trova spazio nel menu. Le proposte variano così con il ritmo dettato dal mare, con la polpa soda di un dentice che può essere servita appena scottata, oppure con crudi dove la trasparenza del taglio lascia intuire la qualità insindacabile della materia prima.
Lo stile della presentazione appare misurato, mai eccessivo: un filo d’olio fruttato a crudo, un guizzo di erbe selvatiche, la componete visiva affidata alla naturale bellezza del pesce e ai cerchi d’acqua nei piatti profondi. I profumi marini emergono senza timore: sono netti e delicati allo stesso tempo, richiamando la promessa mantenuta di una cucina che rifiuta la sovrastruttura e celebra il sapore originario.
L’apprezzamento da parte delle principali guide gastronomiche nasce da questa trasparenza stilistica, dalla costanza di una ricerca che non si concede all’artificio. Il Riccio non rincorre la sorpresa a tutti i costi: la sua forza risiede nella rassicurante concretezza di piatti che raccontano la Campania di mare con precisione e misura. Ogni portata diventa così uno scorcio del Mediterraneo, vivo nei colori, negli aromi, nella memoria che resta sul palato molto dopo aver lasciato la tavola.