Varcando la soglia di Lineadombra, si percepisce subito un’armonia sottile tra la classicità veneziana e un contemporaneo privo di ostentazione. Lo spazio si apre sulle calme acque della laguna, offrendo una luminosità naturale che si riflette sugli arredi dalle linee essenziali: legno chiaro, vetro e tocchi di acciaio a evocare l’intimo legame tra terraferma e mare. Il sottofondo discreto, fatto di suoni ovattati e profumi salmastri, accompagna l’ingresso in sala.
La cucina si mostra fedele al carattere riservato del luogo, rivelando attenzioni meticolose ai particolari. Massimiliano Andrioli, presenza costante ai fornelli, è il regista di una proposta mai gridata e sempre riconoscibile. Laddove la città invita all’intensità dei sapori e alla ricchezza delle ricette storiche, qui si sceglie la precisione: nei piatti la freschezza dei prodotti locali e stagionali si trasforma in una narrazione gastronomica dove la materia prima è protagonista, messa in risalto da preparazioni misurate e da accostamenti equilibrati.
Osservando la presentazione dei piatti trova spazio una certa sobrietà, quasi una dichiarazione d’intenti: le portate arrivano composte nei colori, raccolte nella disposizione eppure mai elaborate al punto di distorcere l’identità dell’ingrediente. In menu, si alternano proposte che mutano al ritmo delle stagioni; la pasta fresca e i pesci della laguna incontrano verdure selezionate, erbe e agrumi che esaltano senza sovrastare. La cucina di Andrioli preferisce il dialogo alla teatralità, puntando su una stratificazione di sapori netta e riconoscibile, frutto di una ricerca sensibile tra tecnica e rispetto per il prodotto.
In quest’ambiente, la filosofia dello chef emerge silenziosamente ma con chiarezza: l’ispirazione viene dalla tradizione veneziana, filtrata però attraverso una sensibilità che elimina il superfluo e ambisce a un’eleganza mai fredda. Ogni piatto restituisce un’impressione di leggerezza e naturalezza, lasciando emergere suggestioni marine e richiami alla semplicità contadina. Il risultato è un’esperienza gastronomica coerente, perfettamente sintonizzata con l’identità autentica della laguna.