Varcando la soglia di O’ Sarracino, la sensazione è quella di entrare in un ambiente dove la cura dei dettagli emerge senza ostentazione: le luci calde fanno da contrappunto a un arredo essenziale, quasi a voler lasciare campo libero ai colori vivi delle creazioni che arrivano in tavola. La cucina diretta da Mario Di Dato riflette la sua interpretazione consapevole della tradizione, con un lavoro attento sugli impasti che privilegia l’autenticità delle farine e la delicatezza delle lievitazioni.
Nei piatti si coglie una tensione costante tra radicamento e apertura: se la matrice campana ispira gli abbinamenti e il gusto netto delle materie prime, l’attenzione alla stagionalità e la scelta precisa degli ingredienti conferiscono ad ogni pizza una riconoscibilità immediata. Le note tostate della crosta, il profumo del pomodoro denso e dolce, la consistenza distesa e soffice dell’interno: ogni elemento sembra dialogare con discrezione senza mai prevalere. Il menu varia con intelligenza tra proposte tradizionali e varianti leggermente più contemporanee, senza forzature: qui il senso della misura è centrale, e la volontà di raccontare una storia attraverso la semplicità delle preparazioni si intuisce in ogni dettaglio.
Il percorso coraggioso di Mario Di Dato si dipana proprio nella ricerca costante della qualità, anche quando si tratta di comporre ricette apparentemente essenziali. Il suo approccio si potrebbe descrivere come un equilibrio tra rispetto rigoroso della materia prima e sensibilità aperta alle contaminazioni attuali. Non sorprende che l’insegna si sia ritagliata un posto d’onore nella guida delle migliori pizzerie italiane di Gambero Rosso: questa attenzione alla selezione e alla lavorazione emerge concretamente nel piatto, nel profilo aromatico delle pizze, nella leggerezza fondata sullo studio delle tecniche di panificazione.
All’interno del locale si avverte la volontà di mantenere uno stile sobrio, senza eccessi, lasciando che siano i profumi intensi del forno e la presentazione attenta a suggerire l'identità di O’ Sarracino. In questo equilibrio tra tradizione rispettata e gusto contemporaneo, si coglie il desiderio dello chef di offrire un’esperienza fedele a se stessa, votata alla pulizia dei sapori e all’onestà della proposta.