Sotto le travi robuste di una struttura che dialoga con la natura circostante, Qafiz offre un’esperienza gastronomica che si distacca dalle consuetudini, ritagliando per sé un’identità netta e riconoscibile. Lo chef Nino Rossi imprime una visione personale, dove la ricerca sull’ingrediente calabrese diventa spunto per una cucina di concetto, rarefatta nelle forme ma intensa nella sostanza. A guidare ogni proposta è un rispetto rigoroso per la stagionalità: sapori di bosco, sentori marini e reminiscenze contadine compongono un mosaico che si fa racconto del territorio, anche quando la tradizione viene spinta verso interpretazioni nuove.
La sala presenta arredi essenziali, linee pulite che esaltano la pietra viva delle pareti e la luce naturale, creando un’atmosfera di raffinatezza misurata, in cui nulla sfugge al controllo del dettaglio. In questa cornice, la sequenza dei piatti valorizza non solo la materia prima, ma anche la capacità di sorprendere senza ricorrere a effetti compiacenti: la presentazione gioca su cromie naturali e composizioni geometriche, dove ogni ingrediente trova spazio per emergere.
Nino Rossi descrive la sua filosofia come un viaggio tra memoria e innovazione: dal menu emergono elementi identitari — peperoncino, bergamotto, erbe spontanee — assemblati in strutture leggere che non opprimono il palato, ma lo guidano con mano ferma verso nuove prospettive del gusto. La tecnica, affinata con rigore, si pone al servizio di un pensiero limpido e coerente, abbracciando le contaminazioni solo quando servono a dare profondità narrativa ai piatti.
Al palato, ogni portata rivela sfumature elaborate con precisione: il morso è sempre netto, la persistenza aromatica calibrata. Un percorso dove nulla è lasciato al caso, dagli amari erbacei che aprono le danze alle note fresche e saline che richiamano la costa. È questo equilibrio silenzioso tra ricerca stilistica, rigore e ascolto delle radici locali che distingue Qafiz, rendendolo una realtà gastronomica capace di dialogare con un pubblico alla ricerca di autenticità, senza mai replicare percorsi già tracciati.