Varcando la soglia di REFEttorio pizza & Casu, ci si trova immersi in un ambiente che sa unire raffinatezza contemporanea e un calore autentico. I toni tenui dell’arredamento, giocati tra legno naturale e dettagli dallo stile minimale, creano un’atmosfera accogliente e familiare senza cadere nella prevedibilità. Sui tavoli, ben distanziati, la semplicità viene elevata a una dimensione estetica, lasciando spazio a ciò che davvero conta: la pizza.
Al REFEttorio la ricerca prende forma nell’impasto, risultato di studio costante e tecniche calibrate: ogni fetta racconta ore di lievitazione attenta, che regalano una base leggera, dall’alveolatura regolare e con una crosta che sprigiona fragranze di forno e grano tostato appena si spezza. La tavolozza degli ingredienti affonda le radici nella stagione e nell’identità sarda, ma senza chiudersi al confronto con accostamenti più audaci. Mozzarelle freschissime, verdure di piccole produzioni agricole, carni e insaccati selezionati accendono ogni pizza di colore e profumo, senza sovrapporsi in modo artificioso. La presentazione rispetta un’estetica misurata: piatti di ceramica semplice, un taglio netto che lascia vedere la struttura dell’impasto e la morbidezza della farcitura.
Chi si avvicina alla proposta di REFEttorio percepisce una filosofia che rifugge la rigidità delle mode e punta sull’essenzialità della materia prima. Lo chef preferisce parlare di cucina come gesto consapevole: tecnica, ma non ostentata; rispetto delle tradizioni locali, senza però subirne il peso. Le combinazioni di gusto sono pensate per valorizzare ingredienti autentici e stagionali, mantenendo una coerenza che si ritrova tanto nella classicità di una Margherita quanto nelle interpretazioni più incisive, magari arricchite da formaggi a latte crudo o ortaggi inusuali.
Ogni dettaglio trasmette la volontà di offrire un’esperienza coerente e personale, capace di evolversi assieme al territorio e ai suoi prodotti. A REFEttorio pizza & Casu la pizza diventa racconto: di una Sardegna vissuta, di incontri tra materia e pensiero, di sapori che si imprimono sul palato e nella memoria, senza mai rincorrere tendenze, ma scegliendo il coraggio della propria identità.