Dietro le grandi vetrate che regalano luce agli ambienti di Riva, la sobria eleganza dell’arredamento si fonde con la quiete della campagna circostante. La sala, ordinata e luminosa, è un equilibrio di essenzialità e calore: toni neutri, tavoli in legno naturale e dettagli discreti lasciano spazio a ciò che davvero conta, la cucina. I piatti ideati da Clara Aradelli raccontano una visione evoluta della tradizione piacentina, dove la stagionalità non è solo una regola, ma la base per una continua ricerca di armonie nuove. La filosofia della chef si riconosce nell’attenzione maniacale alla materia prima: ogni ingrediente viene scelto con cura, privilegiando produttori locali e qualità riconoscibile al primo assaggio. La cucina, secondo il suo sguardo, evita virtuosismi fini a sé stessi e rifugge ogni forma di eccesso; qui si rispettano le radici del territorio ma non si rinuncia a sguardi contemporanei, visibili in accostamenti misurati e in un’estrema pulizia delle esecuzioni. Non c’è spazio per elementi superflui: dal pane fragrante fatto in casa alle paste tirate a mano, tutto è pensato per valorizzare al meglio sapori autentici e texture precise. Sul piatto, ogni portata si offre quasi come un racconto visivo: colori equilibrati, porzioni calibrate, composizioni asciutte che suggeriscono subito un approccio non solo tecnico, ma profondamente ragionato. I profumi delle erbe fresche emergono nitidi, accompagnando carni sapientemente cucinate, ortaggi di stagione e una selezione di formaggi locali presentati con sottile originalità. La carta dei vini, ben costruita, permette abbinamenti che sottolineano i contrasti e le assonanze dei menu. A rendere unico il percorso da Riva è il modo in cui si percepisce la personalità della cucina senza che sia mai imposta: l’esperienza qui si costruisce tra familiarità e scoperte, in un ambiente che invita al dialogo con la ricchezza gastronomica del territorio. Lontano dai riflettori delle grandi città, il ristorante si distingue per quella sobrietà che lascia parlare i sapori, rendendo ogni visita un’occasione per incontrare la cucina piacentina in chiave attuale e sincera.
