All’ingresso di Villa Salina si respira la discreta eleganza delle antiche residenze piemontesi. Gli interni, caratterizzati da arredi tradizionali e dettagli in legno massello, raccontano una cura attenta per l’atmosfera, in equilibrio tra sobrietà e calore. Luci soffuse e tovaglie candide compongono un ambiente raccolto, ideale per lasciarsi guidare in un percorso gastronomico che celebra la natura circostante in ogni stagione.
La cucina di Villa Salina affonda le sue radici nella tradizione piemontese, con una convinzione profonda: la qualità e l’identità dei piatti nascono dal rispetto rigoroso delle stagioni. La proposta dello chef Ivo Druetta riflette una ricerca costante nella selezione di ingredienti locali, prediligendo verdure, carni e formaggi provenienti dai coltivatori e allevatori della zona. È la materia prima a dettare il ritmo del menu, che evolve con naturalezza secondo il ciclo della natura: così, in estate dominano ortaggi fragranti e delicate insalate, mentre l’autunno invita a portate più strutturate, come i brasati lunghi e saporiti o i piatti a base di funghi raccolti nelle valli cuneesi.
Durante la degustazione, l’esperienza non è puramente gustativa. Il profumo della pasta fresca appena tirata si intreccia alle note intense dei sughi arrostiti, mentre le presentazioni, mai effettistiche, lasciano spazio all’essenza degli ingredienti: porzioni misurate, colori naturali, impiattamenti puliti che sottolineano l’aspetto autentico della cucina. Carni locali, morbide ma conserve nel sapore deciso, e formaggi di piccolo caseificio accompagnano spesso le pietanze, in composizioni che rimandano ai paesaggi agricoli che circondano il ristorante.
Pur radicata nella memoria gastronomica della provincia cuneese, la cucina di Villa Salina non rinuncia a ricerche personali: nella reinterpretazione dei classici si percepisce il desiderio dello chef di esprimere la propria prospettiva, inserendo tocchi misurati che non tradiscono mai la tradizione. Ogni portata è pensata come un tassello di una narrazione più ampia, che rispetta la terra e le sue genti con rigore e discrezione, trasmettendo nel piatto la storia di un territorio denso di suggestioni, vivi di profumi e sapori autentici.
